Antifona d'Ingresso
Sal 122,2-3
Come gli occhi dei servi
sono attenti ai cenni del padrone,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore, nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi.
Sicut óculi servórum
in mánibus
dominórum suórum,
ita óculi nostri ad
Dóminum Deum nostrum,
donec misereátur
nobis.
Miserére
nobis, Dómine, miserére nobis.
Colletta
Convertici a te, o Padre, nostra salvezza, e formaci
alla scuola della tua sapienza, perché l'impegno
quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra
vita. Per il nostro Signore...
Convérte nos, Deus, salutáris noster, et, ut nobis opus
quadragesimále profíciat, mentes nostras cæléstibus
ínstrue disciplínis. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA
PAROLA
Prima Lettura Lv 19, 1-2. 11-18
Giudica il tuo prossimo con
giustizia.
Dal libro del Levitico
Il Signore disse a Mosè: «Parla a tutta la comunità
degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io,
il Signore, Dio vostro, sono santo.
Non ruberete né userete inganno o menzogna gli uni a
danno degli altri.
Non giurerete il falso servendovi del mio nome; perché
profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò
che è suo; il salario del bracciante al tuo servizio non
resti la notte presso di te fino al mattino dopo.
Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti
al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.
Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai
con parzialità il povero, né userai preferenze verso il
potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo
né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il
Signore.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello;
rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti
caricherai d’un peccato per lui. «Non ti vendicherai e
non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma
amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il
Signore».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
Le tue parole, Signore, sono
spirito e vita.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.
Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
dànno luce agli occhi.
Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell'oro.
Ti siano gradite le parole della mia bocca,
davanti a te i pensieri del mio cuore.
Signore, mia rupe e mio redentore.
Canto al Vangelo Cf 2 Cor 6,2
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
è questo il giorno della salvezza!
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Mt 25,31-46
Ogni volta che avete fatto
qualcosa a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il
Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi
angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno
riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà
gli uni dagli altri, come il pastore sepàra le pecore
dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri
alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra:
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il
regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho
avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi
avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi
avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai
ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da
mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti
abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e
ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o
in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi
miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà
anche a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e
per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete
dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da
bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non
mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete
visitato.
Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti
abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o
malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli
risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete
fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più
piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno,
questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita
eterna».
Sulle Offerte
Accogli, Signore, queste offerte, segno della nostra
devozione; perdonaci nella tua misericordia e trasformi
tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Accépta tibi sit,
Dómine, nostræ devotiónis oblátio, quæ et conversatiónem
nostram, te operánte, sanctíficet, et indulgéntiam nobis
tuæ propitiatiónis obtíneat. Per Christum.
Prefazio di Quaresima I
Il significato spirituale
della Quaresima
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con
gioia,
purificati nello spirito alla celebrazione della
Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori
celesti,
cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ...
Vere
dignum et iustum est, æquum et salutáre,
nos tibi semper et
ubíque grátias ágere:
Dómine,
sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:
per Christum
Dóminum nostrum.
Quia fidélibus
tuis dignánter concédis
quotánnis
paschália sacraménta in gáudio
purificátis
méntibus exspectáre: ut, pietátis
offícia et ópera
caritátis propénsius exsequéntes,
frequentatióne
mysteriórum, quibus renáti sunt,
ad grátiæ filiórum
plenitúdinem perducántur.
Et ídeo cum
Angelis et Archángelis,
cum Thronis et
Dominatiónibus,
cumque omni
milítia cæléstis exércitus,
hymnum glóriæ tuæ
cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Comunione Mt 25, 40.34
«In verità vi dico: ciò che avete fatto
a uno solo di questi miei fratelli più piccoli
l'avete fatto a me» , dice il Signore.
«Venite, benedetti dal Padre mio,
prendete possesso del regno preparato per voi
fin dall'inizio del mondo».
Amen dico vobis,
quod uni ex mínimis meis fecístis,
mihi fecístis,
dicit Dóminus:
Veníte, benedícti
Patris mei,
possidéte parátum vobis regnum ab inítio sæculi.
Dopo la Comunione
La partecipazione a questo sacramento, Signore, ci
sostenga nel corpo e nello spirito, perché,
completamente rinnovati, possiamo gloriarci della
pienezza del tuo dono. Per Cristo nostro Signore.
Sentiámus, Dómine,
quæsumus, tui perceptióne sacraménti, subsídium mentis
et córporis, ut, in utróque salváti, de cæléstis remédii
plenitúdine gloriémur. Per Christum.
Oratio super
populum
Mentem pópuli tui,
quæsumus, Dómine, lúmine tuæ claritátis illústra, ut
vidére possit, quæ agénda sunt, et, quæ recta sunt,
ágere váleat. Per Christum. |