Antifona d'Ingresso
Cf 4 Es 2,34-35
L’eterno riposo dona loro, Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Colletta
O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti, che ci hai salvati
con la morte e risurrezione del tuo Figlio, sii misericordioso
con i nostri fratelli defunti; quando erano in mezzo a noi essi
hanno professato la fede nella risurrezione: tu dona loro la
beatitudine senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Is
25,6a.7-9
Il Signore eliminerà la morte per
sempre.
Dal
libro del profeta Isaia
In quel giorno, il Signore degli eserciti preparerà su questo
monte un banchetto per tutti i popoli.
Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di
tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le
lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo
farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 24
Chi spera in te, Signore, non resta
deluso.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Allevia le angosce del mio cuore,
liberami dagli affanni.
Vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Proteggimi, dammi salvezza;
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
Seconda Lettura
Rm 8,14-23
Aspettiamo la redenzione del nostro
corpo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio,
costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito
da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno
spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo:
«Abbà,
Padre!».
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di
Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi
di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per
partecipare anche alla sua gloria.
Io ritengo infatti, che le sofferenze del momento presente non
sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata
in noi.
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei
figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità
— non per suo volere, ma
per volere di colui che l’ha sottomessa
— e nutre la speranza di
essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per
entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino
ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche
noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo
interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del
nostro corpo.
Canto al Vangelo
Cf Mt
25,34
Alleluia, alleluia.
Venite benedetti del Padre mio,
ricevete il regno preparato per voi fin dall’origine del mondo.
Alleluia.
Vangelo Mt 25,31-46
Venite, benedetti del Padre mio.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio
dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si
siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a
lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come
il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla
sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite,
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame
e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da
bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a
trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti
abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato
e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e
ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti
abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che
avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l’avete fatto a me.
Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i
suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da
mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero
forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo
visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in
carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In
verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno
di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E
se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita
eterna».
Sulle Offerte
Dio onnipotente, che nell’acqua del Battesimo hai rigenerato i
nostri fratelli defunti, per questo sacrificio di
riconciliazione che la Chiesa ti offre, lava le loro colpe nel
sangue del Cristo e ricevili fra le braccia della tua
misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio dei Defunti II
Cristo è morto per la nostra vita
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli prendendo su di sé la nostra morte
ci ha liberati dalla morte
e sacrificando la sua vita
ci ha aperto il passaggio alla vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine la tua gloria:
Santo, Santo, Santo...
Antifona alla Comunione
Cf. 4 Esd
2,35.34
Splenda ad essi la luce perpetua,
insieme ai tuoi santi, in eterno, Signore,
perché tu sei buono.
L’eterno riposo dona loro, Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua,
insieme ai tuoi santi, in eterno, Signore,
perché tu sei buono.
Antifona alla
Comunione
O Padre, che in questo sacramento pasquale ci hai uniti al tuo
Figlio, vincitore del peccato e della morte, fa’ che i nostri
fratelli defunti, liberi da ogni colpa, partecipino alla gloria
del Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli. |