Antifona d'Ingresso
Cf Is 9,5
È
nato per noi un
bambino,
un figlio ci è stato
donato:
egli avrà sulle
spalle il dominio,
consigliere
ammirabile sarà il
suo nome.
Puer natus est nobis,
et fílius datus est
nobis, cuius
impérium super
húmerum eius, et
vocábitur nomen eius
magni consílii
Angelus.
Colletta
Dio onnipotente ed
eterno, che nella
nascita del tuo
Figlio hai stabilito
l'inizio e la
pienezza della vera
fede, accogli anche
noi come membra del
Cristo, che
compendia in sé la
salvezza del mondo.
Per il nostro
Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna
con te, nell'unità
dello Spirito Santo,
per tutti i secoli
dei secoli.
Omnípotens
sempitérne Deus, qui
in Fílii tui
nativitáte tribuísti
totíus religiónis
inítium
perfectionémque
constáre, da nobis,
quæsumus, in eius
portióne censéri, in
quo totíus salútis
humánæ summa
consístit. Qui tecum.
LITURGIA DELLA
PAROLA
Prima Lettura
1 Gv 2, 18-21
Avete ricevuto
l’unzione dal Santo
e tutti avete la
conoscenza.
Dalla prima
lettera di san
Giovanni apostolo
Figlioli, è giunta
l’ultima ora. Come
avete sentito dire
che l’anticristo
deve venire, di
fatto molti
anticristi sono già
venuti. Da questo
conosciamo che è
l’ultima ora.
Sono usciti da noi,
ma non erano dei
nostri; se fossero
stati dei nostri,
sarebbero rimasti
con noi; sono usciti
perché fosse
manifesto che non
tutti sono dei
nostri.
Ora voi avete
ricevuto l’unzione
dal Santo, e tutti
avete la conoscenza.
Non vi ho scritto
perché non conoscete
la verità, ma perché
la conoscete e
perché nessuna
menzogna viene dalla
verità.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 95
Gloria nei cieli e
gioia sulla terra.
Cantate al Signore
un canto nuovo,
cantate al Signore,
uomini di tutta la
terra.
Cantate al Signore,
benedite il suo
nome,
annunciate di giorno
in giorno la sua
salvezza.
Gioiscano i cieli,
esulti la terra,
risuoni il mare e
quanto racchiude;
sia in festa la
campagna e quanto
contiene,
acclamino tutti gli
alberi della
foresta.
Davanti al Signore
che viene:
sì, egli viene a
giudicare la terra;
giudicherà il mondo
con giustizia
e nella sua fedeltà
i popoli.
Canto al Vangelo
Gv 1,14.12
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece
carne
e venne ad abitare
in mezzo a noi.
A quanti lo hanno
accolto
ha dato il potere di
diventare figli di
Dio.
Alleluia.
Vangelo
Gv 1, 1-18
Il Verbo si fece
carne.
Dal vangelo
secondo Giovanni
In principio era il
Verbo,
e il Verbo era
presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in
principio, presso
Dio:
tutto è stato fatto
per mezzo di lui
e senza di lui nulla
è stato fatto di ciò
che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la
luce degli uomini;
la luce splende
nelle tenebre
e le tenebre non
l’hanno vinta.
Venne un uomo
mandato da Dio:
il suo nome era
Giovanni.
Egli venne come
testimone
per dare
testimonianza alla
luce,
perché tutti
credessero per mezzo
di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare
testimonianza alla
luce.
Veniva nel mondo la
luce vera,
quella che illumina
ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato
fatto per mezzo di
lui;
eppure il mondo non
lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo
hanno accolto.
A quanti però lo
hanno accolto
ha dato potere di
diventare figli di
Dio:
a quelli che credono
nel suo nome,
i quali, non da
sangue
né da volere di
carne
né da volere di
uomo,
ma da Dio sono stati
generati.
E il Verbo si fece
carne
e venne ad abitare
in mezzo a noi;
e noi abbiamo
contemplato la sua
gloria,
gloria come del
Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di
verità.
Giovanni gli dà
testimonianza e
proclama:
«Era di lui che io
dissi:
Colui che viene dopo
di me
è avanti a me,
perché era prima di
me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo
ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu
data per mezzo di
Mosè,
la grazia e la
verità vennero per
mezzo di Gesù
Cristo.
Dio, nessuno lo ha
mai visto:
il Figlio unigenito,
che è Dio
ed è nel seno del
Padre,
è lui che lo ha
rivelato.
Sulle Offerte
O Dio, sorgente
della vera pietà e
della pace, salga a
te nella
celebrazione di
questi misteri la
giusta adorazione
per la tua
grandezza, e si
rafforzi la fedeltà
e la concordia dei
tuoi figli. Per
Cristo nostro
Signore.
Deus, auctor sincéræ
devotiónis et pacis,
da, quæsumus, ut et
maiestátem tuam
conveniénter hoc
múnere venerémur, et
sacri participatióne
mystérii fidéliter
sénsibus uniámur.
Per Christum.
Prefazio di Natale I
Cristo luce
È veramente cosa
buona e giusta,
nostro dovere e
fonte di salvezza,
rendere grazie
sempre e in ogni
luogo
a te, Signore, Padre
santo, Dio
onnipotente ed
eterno.
Nel mistero del
Verbo incarnato
è apparsa agli occhi
della nostra mente
la luce nuova del
tuo fulgore,
perché conoscendo
Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo
rapiti all’amore
delle realtà
invisibili.
E noi, uniti agli
Angeli e agli
Arcangeli,
ai Troni e alle
Dominazioni
e alla moltitudine
dei Cori celesti,
cantiamo con voce
incessante
l’inno della tua
gloria:
Santo, Santo, Santo
…
Vere dignum et
iustum est, æquum et
salutáre, nos tibi
semper et ubíque
grátias ágere:
Dómine, sancte
Pater, omnípotens
ætérne Deus: per
Christum Dóminum
nostrum. Per quem
hódie commércium
nostræ reparatiónis
effúlsit, quia, dum
nostra fragílitas a
tuo Verbo suscípitur,
humána mortálitas
non solum in
perpétuum transit
honórem, sed nos
quoque, mirándo
consórtio, reddit
ætérnos.
Et ídeo, choris
angélicis sociáti,
te laudámus in
gáudio confiténtes:
Sanctus, Sanctus,
Sanctus Dóminus Deus
Sábaoth.
Oppure:
Prefazio di Natale
II
Nell’incarnazione
Cristo reintegra
l’universo
È veramente cosa
buona e giusta,
nostro dovere e
fonte di salvezza,
lodarti e
ringraziarti sempre
per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed
eterno, per Cristo
nostro Signore.
Nel mistero
adorabile del
Natale,
egli, Verbo
invisibile,
apparve visibilmente
nella nostra carne,
per assumere in sé
tutto il creato
e sollevarlo dalla
sua caduta.
Generato prima dei
secoli,
cominciò ad esistere
nel tempo,
per reintegrare
l’universo nel tuo
disegno, o Padre,
e ricondurre a te
l’umanità dispersa.
Per questo dono
della tua
benevolenza,
uniti a tutti gli
angeli,
cantiamo esultanti
la tua lode:
Santo, Santo, Santo
…
Oppure:
Prefazio di Natale
III
Il misterioso
scambio che ci ha
redenti
E’ veramente cosa
buona e giusta,
nostro dovere e
fonte di salvezza,
rendere grazie
sempre e in ogni
luogo
a te, Signore, Padre
santo, Dio
onnipotente ed
eterno,
per Cristo nostro
Signore.
In lui oggi
risplende in piena
luce
il misterioso
scambio che ci ha
redenti:
la nostra debolezza
è assunta dal
Verbo,
l’uomo mortale è
innalzato a dignità
perenne
e noi, uniti a te in
comunione mirabile,
condividiamo la tua
vita immortale.
Per questo mistero
di salvezza, uniti a
tutti gli angeli,
proclamiamo
esultanti la tua
lode:
Santo, Santo, Santo
…
Comunione
1
Gv 4,9
Dio ha mandato nel
mondo il suo unico
Figlio,
perché noi abbiamo
la vita per mezzo di
lui.
Misit Deus Fílium
suum Unigénitum in
mundum, ut vivámus
per eum.
Dopo la Comunione
Sostieni, Signore,
con la tua
provvidenza questo
popolo nel presente
e nel futuro, perché
con le semplici
gioie che disponi
sul suo cammino
aspiri con serena
fiducia alla gioia
che non ha fine. Per
Cristo nostro
Signore.
Divérsis plebs tua,
Dómine, gubernáta
subsídiis, et
præséntia pietátis
tuæ remédia cápiat
et futúra, ut,
transeúntium rerum
necessária
consolatióne fovénte,
fiduciálius ad
ætérna conténdat.
Per Christum. |