Antifona d'Ingresso
Cf Is 49,13
Si allietino i cieli ed esulti la terra:
viene il nostro Dio, e avrà pietà dei
poveri.
Læténtur cæli et exsúltet terra, quia
Dóminus noster véniet, et páuperum suórum
miserébitur.
Colletta
Dio creatore e redentore, che hai rinnovato
il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel
grembo di una Madre sempre vergine, concedi
che il tuo unico Figlio, primogenito di una
moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in
comunione di vita. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Deus, humánæ cónditor et redémptor natúræ,
qui Verbum tuum in útero perpétuæ
virginitátis carnem assúmere voluísti,
réspice propítius ad preces nostras, ut
Unigénitus tuus, nostra humanitáte suscépta,
nos divíno suo consórtio sociáre dignétur.
Qui tecum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Gn 49, 2.8-10
Non sarà tolto lo
scettro da Giuda.
Dal libro della Genesi
In quei giorni,
Giacobbe chiamò i figli e disse:
«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!
Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi
nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo
padre.
Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un
leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 71
Venga il tuo regno
di giustizia e di pace.
O Dio,
affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo
giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della
terra
e tutte le genti lo dicano beato.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Sapienza
dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.
Alleluia.
Vangelo Mt
1, 1-17
Genealogia di Gesù
Cristo, figlio di Davide.
Dal vangelo secondo Matteo
Genealogia di
Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di
Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò
Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi
fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar,
Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram
generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn,
Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da
Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò
Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era
stata la moglie di Urìa, Salomone generò
Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò
Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò
Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm,
Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa,
Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos,
Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e
i suoi fratelli, al tempo della deportazione
in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa
generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele,
Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò
Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò
Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò
Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò
Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe
generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla
quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo
a Davide sono quattordici, da Davide fino
alla deportazione in Babilonia quattordici,
dalla deportazione in Babilonia a Cristo
quattordici.
Sulle Offerte
Santifica, o Dio, i doni della tua Chiesa, e
nella partecipazione a questo grande mistero
nutrici con il pane della vita eterna. Per
Cristo nostro Signore.
Ecclésiæ tuæ, Dómine, dona sanctífica, et
concéde, ut, per hæc veneránda mystéria,
pane cælésti réfici mereámur. Per Christum.
Prefazio dell'Avvento II
L'attesa gioiosa del
Cristo.
E’ veramente cosa buona e giusta renderti
grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di
lode,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro
Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in
grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore, che ci invita a preparare
il suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera,
esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime cantiamo l’inno della tua
lode:
Santo, Santo,
Santo ...
Vere dignum et iustum est,
æquum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne
Deus:
per Christum Dóminum nostrum.
Qui, primo advéntu in humilitáte carnis
assúmptæ,
dispositiónis antíquæ munus implévit,
nobísque salútis perpétuæ trámitem
reserávit:
ut, cum secúndo vénerit in suæ glória
maiestátis,
manifésto demum múnere capiámus,
quod vigilántes nunc audémus exspectáre
promíssum.
Et ídeo cum Angelis et Archángelis,
cum Thronis et Dominatiónibus,
cumque omni milítia cæléstis exércitus,
hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine
dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus
Sábaoth.
Comunione Cf Ag 2,8
Ecco, viene l'atteso da tutti i popoli,
la casa del Signore sarà piena di gloria.
Ecce véniet desiderátus cunctis géntibus, et
replébitur glória domus Dómini.
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai fatto tuoi
commensali, esaudisci i nostri desideri e
fa' che ardenti del tuo Spirito splendiamo
come lampade davanti al Cristo che viene.
Divíno múnere satiáti, quæsumus, omnípotens
Deus, hoc desidério potiámur, ut, a tuo
accénsi Spíritu, ante conspéctum veniéntis
Christi tui, velut clara luminária fulgeámus.
Per Christum. |