Antifona d'Ingresso
Ger 29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito cogitatiónes
pacis et non afflictiónis;
invocábitis me, et ego
exáudiam vos,
et
redúcam captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere
felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ap 11, 4-12
Questi due profeti erano il tormento degli
abitanti della terra.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
A me, Giovanni, fu detto: «Ecco i miei due testimoni. Questi sono i
due olivi e le due lampade che stanno davanti al Signore della
terra. Se qualcuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro
bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque
pensi di far loro del male.
Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia
nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di
cambiar l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di
flagelli tutte le volte che lo vorranno.
E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che
sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li
ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della
grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove
appunto il loro Signore fu crocifisso.
Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedranno i loro
cadaveri per tre giorni e mezzo e non permetteranno che i loro
cadaveri vengano deposti in un sepolcro. Gli abitanti della terra
faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni,
perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della
terra.
Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita procedente da Dio
entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli
che stavano a guardarli.
Allora udirono un grido possente dal cielo: "Salite quassù" e
salirono al cielo in una nube sotto gli sguardi dei loro nemici».
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 143
Sei tu, Signore, mio rifugio e mia salvezza.
Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
Mia grazia e mia fortezza,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,
colui che mi assoggetta i popoli.
Mio Dio, ti canterò un canto nuovo,
suonerò per te sull'arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato,
che liberi Davide tuo servo.
Canto al Vangelo Cf 1 Cor 15,42.49
Alleluia, alleluia.
Si semina un corpo corruttibile e risorge incorruttibile;
come abbiamo portato l'immagine dell'uomo terrestre,
così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.
Alleluia.
Vangelo Lc 20, 27-40
Non è Dio dei morti, ma dei vivi.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi, i quali
negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda:
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che
ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia
una discendenza al proprio fratello. C'erano dunque sette fratelli:
il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese
il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti
senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna morì. Questa donna
dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette
l'hanno avuta in moglie».
Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono
marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della
risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno
possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli
della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del
roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio
di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti
vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non
osavano più fargli alcuna domanda.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di un'eternità
beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut
óculis tuæ maiestátis munus oblátum et grátiam nobis devotiónis
obtíneat, et efféctum beátæ perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla
Comunione
Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum
est,
pónere in Dómino
Deo spem meam.
Oppure:
Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la nostra
umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato
di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore. Per
Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona
mystérii, humíliter deprecántes, ut, quæ in sui commemoratiónem nos
Fílius tuus fácere præcépit, in nostræ profíciant caritátis
augméntum. Per Christum. |