Antifona d'Ingresso
Ger 29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito cogitatiónes
pacis et non afflictiónis;
invocábitis me, et ego
exáudiam vos,
et
redúcam captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere
felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ap 4, 1-11
Santo il Signore Dio onnipotente, Colui che
era, che è e che viene.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. La
voce che prima avevo udito parlarmi come una tromba diceva: Sali
quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito.
Subito fui rapito in èstasi. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e
sul trono uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile
nell'aspetto a diàspro e cornalìna. Un arcobaleno simile a smeraldo
avvolgeva il trono. Attorno al trono, poi, c'erano ventiquattro
seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro vegliardi avvolti in
candide vesti con corone d'oro sul capo. Dal trono uscivano lampi,
voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono,
simbolo dei sette spiriti di Dio.
Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo.
In mezzo al trono e intorno al trono vi erano quattro esseri viventi
pieni d'occhi davanti e di dietro.
Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente
aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto
d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola. I
quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono
costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: "Santo,
santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente", Colui che era, che è e
che viene!
E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e
grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei
secoli, i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che
siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e
gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo:
«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
e per la tua volontà furono create e sussistono».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 150
Santo è il Signore, Dio dei viventi.
Lodate il Signore nel suo santuario,
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi,
lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba,
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze,
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori,
lodatelo con cembali squillanti;
ogni vivente dia lode al Signore.
Canto al Vangelo 1 Cor 15,10
Alleluia, alleluia.
Per grazia di Dio sono quello che sono,
e la sua grazia in me non è stata vana.
Alleluia.
Vangelo
Lc 19, 11-28
Perché
non hai consegnato il mio denaro a una banca?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a
Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse
manifestarsi da un momento all'altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano
per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi,
consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria
a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu
di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i
servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto
ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre
dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato
fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha
fruttato altre cinque mine. Anche a questo disse: Anche tu sarai a
capo di cinque città.
Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho
tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo
severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello
che non hai seminato.
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio!
Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo
in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non
hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei
riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne
ha dieci Gli risposero: Signore, ha già dieci mine!
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi
loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso
Gerusalemme.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di un'eternità
beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut
óculis tuæ maiestátis munus oblátum et grátiam nobis devotiónis
obtíneat, et efféctum beátæ perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla
Comunione
Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum
est,
pónere in Dómino
Deo spem meam.
Oppure:
Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la nostra
umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato
di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore. Per
Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona
mystérii, humíliter deprecántes, ut, quæ in sui commemoratiónem nos
Fílius tuus fácere præcépit, in nostræ profíciant caritátis
augméntum. Per Christum |