Antifona d'Ingresso Sal
37,22-23
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non star lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Ne derelínquas me,
Dómine Deus meus,
ne discédas a me;
inténde in adiutórium meum,
Dómine,
virtus salútis meæ.
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa'
che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Omnípotens et miséricors Deus, de cuius múnere venit, ut tibi a
fidélibus tuis digne et laudabíliter serviátur, tríbue, quæsumus,
nobis, ut ad promissiónes tuas sine offensióne currámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Fil 3, 17 - 4, 1
Aspettiamo come salvatore il Signore Gesù
Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fatevi miei imitatori, fratelli, e guardate a quelli che si
comportano secondo l'esempio che avete in noi. Perché molti, ve l'ho
già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si
comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione però sarà
la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si
vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle
cose della terra.
La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come
salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro
misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del
potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia
corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato,
carissimi!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 121
Esultiamo di gioia nella casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore.
Salgono secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.
Canto al Vangelo Cf Lc 16,16; Mt 10,16
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è annunziato e ognuno si sforza per entrarvi;
siate dunque prudenti come i serpenti
e semplici come le colombe.
Alleluia.
Vangelo Lc 16, 1-8
I figli di questo mondo sono più scaltri
dei figli della luce.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco
che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di
sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che
sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non
puoi più essere amministratore.
L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi
toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi
vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato
dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu
quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli
disse: Prendi la tua ricevuta, sièditi e scrivi subito
cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento
misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi
ottanta. Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché
aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso
i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
Sulle Offerte
Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore, salga a te come
offerta pura e santa, e ottenga a noi la pienezza della tua
misericordia. Per Cristo...
Fiat hoc sacrifícium, Dómine, oblátio tibi munda, et nobis
misericórdiæ tuæ sancta largítio. Per Christum..
Comunione Sal 15,11
Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza.
Notas mihi fecísti vias vitæ,
adimplébis me
lætítia cum vultu tuo, Dómine.
Oppure:
Gv 6,57
Dice il Signore: «Come il Padre che ha la vita
ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia di me vivrà per me».
Sicut misit me vivens Pater, et ego vivo propter Patrem, et qui
mandúcat me, et ipse vivet propter me, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Continua in noi, o Dio, la tua opera di
salvezza, perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita ci
preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.
Augeátur in nobis, quæsumus, Dómine, tuæ virtútis operátio, ut,
refécti cæléstibus sacraméntis, ad eórum promíssa capiénda tuo
múnere præparémur. Per Christum.. |