Antifona d'Ingresso
Sal 118,137.124
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
Iustus es, Dómine, et rectum
iudícium tuum;
fac cum servo
tuo secúndum misericórdiam tuam.
Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda
con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti
in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro
Signore...
Deus, per quem nobis et redémptio venit et præstátur adóptio, fílios
dilectiónis tuæ benígnus inténde, ut in Christo credéntibus et vera
tribuátur libértas, et heréditas ætérna. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Cor 9, 16-19.22b-27
Mi sono fatto servo di tutti per
guadagnarne il maggior numero.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, non è per me un vanto predicare il vangelo; è per me un
dovere: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia
iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia
iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.
Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente
il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo. Infatti,
pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per
guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto tutto a tutti, per
salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per
diventarne partecipe con loro.
Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo
conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però
ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una
corona corruttibile, noi invece una incorruttibile.
Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato,
ma non come chi batte l'aria, anzi tratto duramente il mio corpo e
lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato
agli altri, venga io stesso squalificato.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 83
Camminerò, Signore, verso la tua casa.
L'anima mia languisce e brama
gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza;
cresce lungo il cammino il suo vigore.
Sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine.
Canto al Vangelo Mt 6,22
Alleluia, alleluia.
La lucerna del corpo è l'occhio;
se il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo è nella luce.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 39-42
Può forse un cieco guidare un altro cieco?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse
un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una
buca? Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato
sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non
t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello:
Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi
la trave che è nel tuo? Ipòcrita, togli prima la trave dal tuo
occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza
dall'occhio del tuo fratello».
Sulle Offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella
celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua
grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.
Deus, auctor sincéræ devotiónis et pacis, da, quæsumus, ut et
maiestátem tuam conveniénter hoc múnere venerémur, et sacri
participatióne mystérii fidéliter sénsibus uniámur. Per Christum.
Antifona alla
Comunione
Sal 41,2-3
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio;
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
Quemádmodum desíderat cervus ad
fontes aquárum,
ita desíderat ánima mea ad te,
Deus:
sitívit ánima
mea ad Deum fortem vivum.
Oppure:
Gv 8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore,
«chi segue me non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita».
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus;
qui séquitur me, non
ámbulat in ténebris,
sed
habébit lumen vitæ.
Dopo la Comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e
del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a
progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della
sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Da fidélibus tuis, Dómine, quos
et verbi tui et cæléstis sacraménti pábulo nutris et vivíficas, ita
dilécti Fílii tui tantis munéribus profícere, ut eius vitæ semper
consórtes éffici mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.. |