Antifona d'Ingresso
Sal 118,137.124
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
Iustus es, Dómine, et rectum
iudícium tuum;
fac cum servo
tuo secúndum misericórdiam tuam.
Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda
con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti
in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro
Signore...
Deus, per quem nobis et redémptio venit et præstátur adóptio, fílios
dilectiónis tuæ benígnus inténde, ut in Christo credéntibus et vera
tribuátur libértas, et heréditas ætérna. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Cor 5, 1-8
Togliete via il lievito vecchio, Cristo,
nostra Pasqua, è stato immolato!
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di
una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al
punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate
di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di
mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione!
Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già
giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione:
nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il
mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù, questo individuo
sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché
il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.
Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un pò di
lièvito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lièvito
vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi. E infatti
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa
non con il lièvito vecchio, né con lièvito di malizia e di
perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 3
Libera il tuo popolo, Signore, da ogni male.
Tu non sei un Dio che si compiace del male;
presso di te il malvagio non trova dimora;
gli stolti non sostengono il tuo sguardo.
Tu detesti chi fa il male,
fai perire i bugiardi.
Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.
Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si allieteranno
quanti amano il tuo nome.
Canto al Vangelo Cf Sap 11,23-26
Alleluia, alleluia.
Tu hai compassione di tutti e nulla disprezzi
di quanto hai creato, o Signore, amante della vita.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 6-11
Lo osservavano per vedere se guariva in
giorno di sabato.
Dal vangelo secondo Luca
Un sabato, Gesù entrò nella sinagòga e si mise a insegnare. Ora
c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita.
Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di
sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. Ma
Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva
la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!».
L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato
fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». E
volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi
la mano!». Egli lo fece e la mano guarì.
Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello
che avrebbero potuto fare a Gesù.
Sulle Offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella
celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua
grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.
Deus, auctor sincéræ devotiónis et pacis, da, quæsumus, ut et
maiestátem tuam conveniénter hoc múnere venerémur, et sacri
participatióne mystérii fidéliter sénsibus uniámur. Per Christum.
Antifona alla
Comunione
Sal 41,2-3
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio;
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
Quemádmodum desíderat cervus ad
fontes aquárum,
ita desíderat ánima mea ad te,
Deus:
sitívit ánima
mea ad Deum fortem vivum.
Oppure:
Gv 8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore,
«chi segue me non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita».
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus;
qui séquitur me, non
ámbulat in ténebris,
sed
habébit lumen vitæ.
Dopo la Comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e
del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a
progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della
sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
Da fidélibus tuis, Dómine, quos
et verbi tui et cæléstis sacraménti pábulo nutris et vivíficas, ita
dilécti Fílii tui tantis munéribus profícere, ut eius vitæ semper
consórtes éffici mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
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