Antifona d'Ingresso Sal
73,20.19,22.23
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.
Réspice, Dómine, in testaméntum
tuum,
et ánimas páuperum
tuórum ne derelínquas in finem.
Exsúrge, Dómine, et
iúdica causam tuam,
et ne
obliviscáris voces quæréntium te.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti
Padre, fa' crescere in noi lo spirito
di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai
promesso. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, quem,
docénte Spíritu Sancto, patérno nómine invocáre præsúmimus, pérfice
in córdibus nostris spíritum adoptiónis filiórum, ut promíssam
hereditátem íngredi mereámur. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ez 12, 1-12
Emigrerai di giorno davanti ai loro occhi.
Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, tu abiti
in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non
vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa
di ribelli.
Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno
davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; emigrerai dal luogo
dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse
comprenderanno che sono una genìa di ribelli. Prepara di giorno il
tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi;
uscirai però al tramonto, davanti a loro, come partirebbe un
esiliato. Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì.
Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci
nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese,
perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».
Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio
bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul tramonto feci un foro
nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio
sulle spalle sotto i loro occhi.
Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio
dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella genìa di
ribelli, che cosa stai facendo? Rispondi loro: Così dice il Signore
Dio: Quest'oràcolo è per il principe di Gerusalemme e per tutti gli
Israeliti che vi abitano.
Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a
te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù.
Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle
spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel
muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli
occhi il paese».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 77
Perdona, Signore, l'infedeltà del tuo
popolo.
I figli degèneri tentarono il Signore,
si ribellarono a Dio, l'Altissimo,
non obbedirono ai suoi comandi.
Sviati, lo tradirono come i loro padri,
fallirono come un arco allentato.
Lo provocarono con le loro alture
e con i loro idoli lo resero geloso.
Dio, all'udire, ne fu irritato
e respinse duramente Israele.
Consegnò in schiavitù la sua forza,
la sua gloria in potere del nemico.
Diede il suo popolo in preda alla spada
e contro la sua eredità si accese d'ira.
Canto al Vangelo Lc 6,36.38
Alleluia, alleluia.
Siate misericordiosi, come misericordioso è il Padre vostro,
perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi.
Alleluia.
Vangelo Mt 18, 21 - 19,1
Non ti dico di perdonare fino a sette
volte, ma fino a settanta volte.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore,
quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me?
Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette,
ma fino a settanta volte sette.
A questo proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle
fare i conti con i suoi servi. Incominciàti i conti, gli fu
presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo
però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse
venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e
saldasse così il debito.
Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi
pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò
il debito.
Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli
doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel
che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo:
Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle
esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse
pagato il debito.
Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e
andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo
malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io
ho avuto pietà di te?
E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non
gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non
perdonerete di cuore al vostro fratello».
Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel
territorio della Giudea, al di là del Giordano.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto
nelle mani della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per
noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Ecclésiæ tuæ, Dómine, múnera placátus assúme, quæ et miséricors
offerénda tribuísti, et in nostræ salútis poténter éfficis transíre
mystérium. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 147,12.14
Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento.
Lauda, Ierúsalem,
Dóminum, qui ádipe fruménti sátiat te.
Oppure:
Gv 6,52
Dice il Signore: «Il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo».
Jn 6,51
Panis, quem ego dédero,
caro mea est pro
sæculi vita, dicit Dóminus
Dopo la Comunione
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore,
e lo confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro
Signore.
Sacramentórum tuórum, Dómine, commúnio sumpta nos salvet, et in tuæ
veritátis luce confírmet. Per Christum.
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