Antifona d'Ingresso Sal
67,6-7.36
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo.
Deus in loco sancto suo;
Deus qui inhabitáre facit
unánimes in domo,
ipse dabit virtútem et fortitúdinem plebi suæ.
Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste
di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni
terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro
Signore...
Protéctor in te sperántium, Deus, sine quo nihil est válidum,
nihil sanctum, multíplica super nos misericórdiam tuam, ut, te
rectóre, te duce, sic bonis transeúntibus nunc utámur, ut iam
possímus inhærére mansúris. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ger 13, 1-11
Il popolo d'Israele diventerà come
questa cintura, che non è più buona a nulla.
Dal libro del profeta Geremìa
Il Signore mi parlò così: «Và a comprarti una cintura di
lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua». Io
comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi
ai fianchi. Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda
volta: «Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai
fianchi e và subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura
di una pietra». Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi
aveva comandato il Signore. Ora, dopo molto tempo, il Signore mi
disse: «Alzati, và all'Eufrate e prendi di là la cintura che ti
avevo comandato di nascondervi». Io andai verso l'Eufrate,
cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed
ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.
Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: «Dice il
Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande gloria di
Giuda e di Gerusalemme. Questo popolo malvagio, che rifiuta di
ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà
del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli,
diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.
Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così
io volli che aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la
casa di Giuda parola del Signore perché fossero mio popolo, mia
fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono».
Salmo Responsoriale Dt 32,18-21
Mostraci, Padre, la luce del tuo volto.
La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro ìdoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
Canto al Vangelo Cf 1 Cor 3,9.7
Alleluia, alleluia.
Siamo il campo di Dio: non chi pianta né chi irrìga
è qualche cosa, ma è Dio che fa crescere.
Alleluia.
Vangelo Mt 13, 31-35
Il granello di sènapa diventa un
albero, tanto che gli uccelli del cielo si annidano tra i suoi
rami.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un' altra parabola: «Il
regno dei cieli si può paragonare a un granellino di sènapa, che
un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di
tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri
legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del
cielo e si annidano fra i suoi rami».
Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può
paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con
tre misure di farina perché tutta si fermenti».
Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non
parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che
era stato detto dal profeta: "Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo".
Sulle Offerte
Accetta, Signore, queste offerte che la tua generosità ha messo
nelle nostre mani, perché, il tuo Spirito, operante nei santi
misteri, santifichi la nostra vita presente e ci guidi alla
felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe, quæsumus, Dómine, múnera, quæ tibi de tua largitáte
deférimus, ut hæc sacrosáncta mystéria, grátiæ tuæ operánte
virtúte, et præséntis vitæ nos conversatióne sanctíficent, et ad
gáudia sempitérna perdúcant. Per Christum.
Antifona alla
Comunione
Sal 102.2
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici.
Bénedic, ánima mea, Dómino,
et
noli oblivísci omnes retributiónes eius.
Oppure: Mt 5,7-8
Beati i misericordiosi:
essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore:
essi vedranno Dio.
Beáti misericórdes,
quóniam ipsi misericórdiam
consequéntur.
Beáti mundo
corde, quóniam ipsi Deum vidébunt.
Dopo la Comunione
O Dio nostro Padre, che ci hai dato la
grazia di partecipare al mistero eucaristico, memoriale perpetuo
della passione del tuo Figlio, fa' che questo dono del suo
ineffabile amore giovi sempre per la nostra salvezza. Per Cristo
nostro Signore. |