Antifona d'Ingresso Sal 16,15
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza.
Ego autem cum iustítia apparébo
in conspéctu tuo;
satiábor dum manifestábitur
glória tua.
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché
possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si
professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore...
Deus, qui errántibus, ut in viam possint redíre, veritátis tuæ lumen
osténdis, da cunctis qui christiána professióne censéntur, et illa
respúere, quæ huic inimíca sunt nómini, et ea quæ sunt apta sectári.
Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 7, 1-9
Se non crederete, non avrete stabilità.
Dal libro del profeta Isaìa
Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda,
Rezin re di Aram e Pekach figlio di Romelìa, re di Israele,
marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono
a espugnarla.
Fu dunque annunziato alla casa di Davide: «Gli Aramèi si sono
accampati in Efraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo
si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.
Il Signore disse a Isaìa: «Và incontro ad Acaz, tu e tuo figlio,
fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del
campo del lavandaio. Tu gli dirai: Fà attenzione e stà tranquillo,
non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di
tizzoni fumosi, per la collera di Rezin degli Aramèi e del figlio di
Romelìa. Poiché gli Aramèi, Efraim e il figlio di Romelìa hanno
tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda,
devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di
Tabeel. Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damàsco e capo di Damàsco è Rezin.
Capitale di Efraim è Samarìa
e capo di Samarìa il figlio di Romelìa.
Ancora sessantacinque anni ed Efraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non avrete stabilità».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 47
Sei tu, Signore, la forza del tuo popolo.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
Il suo monte santo, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, dimora divina,
è la città del grande Sovrano.
Dio nei suoi baluardi
è apparso fortezza inespugnabile.
Ecco, i re si sono alleati,
sono avanzati insieme.
Essi hanno visto:
attòniti e presi dal pànico, sono fuggiti.
Là sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale
che squarcia le navi di Tarsis.
Canto al Vangelo Cf Gc 1,22
Alleluia, alleluia.
Siate di quelli che mettono in pratica la parola,
e non soltanto ascoltatori.
Alleluia.
Vangelo Mt 11, 20-24
Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avrà
una sorte meno dura della vostra.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali
aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano
convertite:
«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida. Perché, se a Tiro e a
Sidóne fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in
mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel
cilicio e nella cenere. Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidóne nel
giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
E tu, Cafàrnao, "sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli
inferi precipiterai!". Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i
miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe! Ebbene io vi
dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».
Sulle Offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali
in cibo spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per
Cristo nostro Signore.
Réspice, Dómine, múnera
supplicántis Ecclésiæ, et pro credéntium sanctificatiónis increménto
suménda concéde. Per Christum..
Antifona alla Comunione
Sal 83,4-5
Il passero trova la casa,
la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi.
Passer invénit sibi
domum et turtur nidum,
ubi repónat pullos suos.
Altária tua, Dómine
virtútum,
Rex meus, et Deus meus!
Beáti qui hábitant in domo tua,
in sæculum sæculi
laudábunt te.
Oppure: Gv 6,56
Dice il Signore:
«Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue,
rimane in me, e io in lui».
Qui mandúcat meam carnem
et bibit meum
sánguinem,
in me manet et ego in
eo, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa'
che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più
nella nostra vita l'opera della redenzione. Per Cristo nostro
Signore.
Sumptis munéribus, quæsumus, Dómine, ut, cum frequentatióne
mystérii, crescat nostræ salútis efféctus. Per Christum..
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