Antifona d'Ingresso
Sal 47,10-11
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra.
Suscépimus, Deus, misericórdiam
tuam in médio templi tui.
Secúndum nomen tuum, Deus, ita et
laus tua in fines terræ;
iustítia plena
est déxtera tua.
Colletta
O Dio, che nell'umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l'umanità
della sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché,
liberi dall'oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità
eterna. Per il nostro Signore...
Deus, qui in Fílii tui humilitáte iacéntem mundum erexísti,
fidélibus tuis sanctam concéde lætítiam, ut, quos eripuísti a
servitúte peccáti, gáudiis fácias pérfrui sempitérnis. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 6, 1-8
Io sono un uomo dalle labbra impure; eppure
i miei occhi hanno visto il Signore.
Dal libro del profeta Isaia
Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un
trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si
copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.
Proclamavano l'uno all'altro:
«Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stìpiti delle porte alla voce di colui che gridava,
mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo
dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone
ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la
bocca e mi disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà
per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 92
Santo è il Signore, Dio dell'universo.
Il Signore regna, si ammanta di splendore;
il Signore si riveste, si cinge di forza,
rende saldo il mondo, non sarà mai scosso.
Saldo è il tuo trono fin dal principio,
da sempre tu sei, Signore.
Degni di fede sono i tuoi insegnamenti,
la santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.
Canto al Vangelo Lc 12,32
Alleluia, alleluia.
Non temere, piccolo gregge, dice il Signore,
perché al Padre vostro è piaciuto darvi il suo Regno.
Alleluia.
Vangelo Mt 10, 24-33
Non abbiate paura di quelli che uccidono il
corpo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è
da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è
sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il
servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di
casa, quanto più i suoi familiari!
Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba
essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che
ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di
quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e
l'anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse
per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il
Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo
riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi
rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al
Padre mio che è nei cieli».
Sulle Offerte
Ci purifichi, Signore, quest'offerta che consacriamo al tuo nome, e
ci conduca di giorno in giorno a esprimere in noi la vita nuova del
Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oblátio nos, Dómine, tuo nómini
dicáta puríficet, et de die in diem ad cæléstis vitæ tránsferat
actiónem. Per Christum.
Antifona alla
Comunione
Sal 33,9
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Gustáte et vidéte,
quóniam suávis est Dóminus;
beátus
vir, qui sperat in eo.
Oppure:
Mt 11,28
«Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi:
io vi ristorerò» , dice il Signore.
Veníte ad me,
omnes qui laborátis et
oneráti estis,
et ego
refíciam vos, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Dio onnipotente ed eterno, che ci hai nutriti con i doni della tua
carità senza limiti, fa'
che godiamo i benefici della salvezza e viviamo sempre in rendimento
di grazie. Per Cristo nostro Signore.
Tantis, Dómine, repléti munéribus, præsta, quæsumus, ut et salutária
dona capiámus, et a tua numquam laude cessémus. Per Christum. |