Antifona d'Ingresso Sal 26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam, qua
clamávi ad te.
Adiútor meus esto, ne
derelínquas me,
neque despícias me,
Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre
invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il
tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi
comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per
il nostro Signore...
Deus, in te sperántium fortitúdo,
invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil
potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut,
in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne
placeámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Cr 24, 17-25
Avete ucciso Zaccarìa tra il tempio e
l'altare.
Dal secondo libro delle Cronache
Dopo la morte di Ioiada, i capi di Giuda andarono a prostrarsi
davanti al re, che allora diede loro ascolto. Costoro trascurarono
il tempio del Signore Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri
e gli ìdoli. Per questa loro colpa si scatenò l'ira di Dio su Giuda
e su Gerusalemme. Il Signore mandò loro profeti perché li facessero
ritornare a lui. Essi comunicarono loro il proprio messaggio, ma non
furono ascoltati.
Allora lo spirito di Dio investì Zaccarìa, figlio del sacerdote
Ioiada, che si alzò in mezzo al popolo e disse: «Dice Dio: Perché
trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo;
poiché avete abbandonato il Signore, anch'egli vi abbandona». Ma
congiurarono contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel
cortile del tempio.
Il re Ioas non si ricordò del favore fattogli da Ioiada padre di
Zaccarìa, ma ne uccise il figlio, che morendo disse: «Il Signore lo
veda e ne chieda conto!».
All'inizio dell'anno successivo, marciò contro Ioas l'esercito degli
Aramèi. Essi vennero in Giuda e in Gerusalemme, sterminarono fra il
popolo tutti i capi e inviarono l'intero bottino al re di Damàsco.
L'esercito degli Aramèi era venuto con pochi uomini, ma il Signore
mise nelle loro mani un grande esercito, perché essi avevano
abbandonato il Signore Dio dei loro padri.
Gli Aramèi fecero giustizia di Ioas. Quando furono partiti,
lasciandolo gravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura
contro di lui per vendicare il figlio del sacerdote Ioiada e lo
uccisero nel suo letto. Così egli morì e lo seppellirono nella città
di Davide, ma non nei sepolcri dei re.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 88
La bontà del Signore durerà in eterno.
Un tempo, Signore, tu hai detto:
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo:
stabilirò per sempre la sua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli.
Gli conserverò sempre la mia grazia,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo.
Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge
e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi,
punirò con la verga il loro peccato
e con flagelli la loro colpa.
Ma non gli toglierò la mia grazia
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non violerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa».
Canto al Vangelo Cf 2 Cor 8,9
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 24-34
Non affannatevi per il domani.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Nessuno può servire a
due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e
disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammóna.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che
indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del
vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né
ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non
contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da
fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi
affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non
filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà
gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa
berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i
pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste
cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il
domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun
giorno basta la sua pena».
Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta
e i sacramento che lo rinnova, fa' che
non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello
spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et
aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum
et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.
Antifona alla
Comunione Sal 26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Unum pétii a Dómino,
hoc requíram, ut inhábitem
in domo Dómini
ómnibus diébus vitæ meæ
Oppure: Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater sancte,
serva eos in nómine tuo,
quos
dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra
unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per
Cristo nostro Signore.
Hæc tua, Dómine,
sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem præsígnat, sic
in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum. |