Antifona d'Ingresso Sal
26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam,
qua clamávi ad te.
Adiútor meus esto,
ne derelínquas me,
neque despícias me,
Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre
invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli
ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle
opere. Per il nostro Signore...
Deus, in te sperántium
fortitúdo, invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia
sine te nihil potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta
semper auxílium, ut, in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte
tibi et actióne placeámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Re 21, 17-29
Hai fatto peccare Israele.
Dal primo libri dei Re
Dopo che Nabot fu morto, il Signore disse a Elìa il Tisbìta:
«Su, recati da Acab, re di Israele, che abita in Samarìa; ecco è
nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in possesso. Gli
riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!
Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di
Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue».
Acab disse a Elìa: «Mi hai dunque colto in fallo, o mio
nemico!».
Quegli soggiunse: «Sì, perché ti sei venduto per fare ciò che è
male agli occhi del Signore. Ecco ti farò piombare addosso una
sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni
maschio, schiavo o libero in Israele. Renderò la tua casa come
la casa di Geroboàmo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasa,
figlio di Achìa, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare
Israele. Riguardo poi a Gezabèle il Signore dice: I cani
divoreranno Gezabèle nel campo di Izreel. Quanti della famiglia
di Acab moriranno in città li divoreranno i cani; quanti
moriranno in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria».
In realtà nessuno si è mai venduto a fare il male agli occhi del
Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabèle.
Commise molti abomìni, seguendo gli ìdoli, come avevano fatto
gli Amorrèi, che il Signore aveva distrutto davanti ai figli
d'Israele. Quando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti,
indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco
e camminava a testa bassa.
Il Signore disse a Elìa, il Tisbìta: «Hai visto come Acab si è
umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non
farò piombare la sciagura durante la sua vita, ma la farò
scendere sulla sua casa durante la vita del figlio».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Perdonami, Signore: contro di te ho
peccato.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Canto al Vangelo Gv 13,34
Alleluia, alleluia.
Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:
che vi amiate a vicenda come io ho amato voi.
Alleluia.
Vangelo Mt 5, 43-48
Amate i vostri nemici.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che
fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io
vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri
persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa
sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa
piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate
quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche
i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i
pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre
vostro celeste».
Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo
alimenta e i sacramento che lo rinnova, fa'
che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello
spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum
et aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut
eórum et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per
Christum.
Antifona alla
Comunione Sal 26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Unum pétii a Dómino,
hoc requíram, ut inhábitem
in domo
Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
Oppure: Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater
sancte, serva eos in nómine tuo,
quos dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della
nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella
pace. Per Cristo nostro Signore.
Hæc tua,
Dómine, sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem
præsígnat, sic in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per
Christum. |