Antifona d'Ingresso
Sal 105,47
Salvaci, Signore Dio
nostro,
e raccoglici da
tutti i popoli,
perché proclamiamo
il tuo santo nome
e ci gloriamo della
tua lode.
Colletta
Dio grande e
misericordioso,
concedi a noi tuoi
fedeli di adorarti
con tutta l'anima e
di amare i nostri
fratelli nella
carità del Cristo.
Egli è Dio e vive e
regna con te,
nell'unità dello
Spirito Santo, per
tutti i secoli dei
secoli.
LITURGIA DELLA
PAROLA
Prima Lettura
2 Sam
18,9-10.14.24-25a.30
- 19,4
Figlio mio
Assalonne! Fossi
morto io invece di
te!
Dal secondo libro
di Samuèle
In quei giorni,
Assalonne s'imbattè
nei servi di Davide.
Assalonne cavalcava
il mulo; il mulo
entrò sotto i rami
di un grande
terebinto e la testa
di Assalonne rimase
impigliata nel
terebinto e così
egli restò sospeso
fra cielo e terra;
mentre il mulo che
era sotto di lui
passava oltre. Un
uomo lo vide e venne
a riferire a Ioab:
«Ho visto Assalonne
appeso a un
terebinto». Allora
Ioab prese in mano
tre dardi e li
immerse nel cuore di
Assalonne, che era
ancora vivo nel
folto del
terebinto.
Davide stava seduto
fra le due porte; la
sentinella salì sul
tetto della porta
dal lato del muro;
alzò gli occhi,
guardò ed ecco un
uomo correre tutto
solo. La sentinella
gridò e avvertì il
re. Il re disse: «Se
è solo, porta una
buona notizia».
Quegli andava
avvicinandosi sempre
più. Il re gli
disse: «Mettiti là,
da parte». Quegli si
mise da parte e
aspettò.
Ed ecco arrivare
l'Etiope che disse:
«Buone notizie per
il re mio signore!
Il Signore ti ha
reso oggi giustizia,
liberandoti dalle
mani di quanti erano
insorti contro di
te». Il re disse
all'Etiope: «Il
giovane Assalonne
sta bene?». L'Etiope
rispose: «Diventino
come quel giovane i
nemici del re mio
signore e quanti
insorgono contro di
te per farti il
male!».
Allora il re fu
scosso da un
tremito, salì al
piano di sopra della
porta e pianse;
diceva in lacrime:
«Figlio mio!
Assalonne figlio
mio, figlio mio
Assalonne! Fossi
morto io invece di
te, Assalonne,
figlio mio, figlio
mio!».
Fu riferito a Ioab:
«Ecco il re piange e
fa lutto per
Assalonne». La
vittoria in quel
giorno si cambiò in
lutto per tutto il
popolo, perché il
popolo sentì dire in
quel giorno: «Il re
è molto afflitto a
causa del figlio».
Il popolo in quel
giorno rientrò in
città furtivamente,
come avrebbe fatto
gente vergognosa per
essere fuggita in
battaglia.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 85
Nell'ora
dell'angoscia
soccorrimi, Signore.
Signore, tendi
l'orecchio,
rispondimi,
perché io sono
povero e infelice.
Custodiscimi perché
sono fedele;
tu, Dio mio, salva
il tuo servo, che in
te spera.
Pietà di me,
Signore,
a te grido tutto il
giorno.
Rallegra la vita del
tuo servo,
perché a te,
Signore, innalzo
l'anima mia.
Tu sei buono,
Signore, e perdoni,
sei pieno di
misericordia con chi
ti invoca.
Porgi l'orecchio,
Signore, alla mia
preghiera
e sii attento alla
voce della mia
supplica.
Canto al Vangelo 2
Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il Salvatore nostro
Gesù Cristo ha vinto
la morte
e ha fatto
risplendere la vita
per mezzo del
vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 5,
21-43
Fanciulla, io ti
dico, àlzati!
Dal vangelo
secondo Marco
In quel tempo,
essendo passato di
nuovo Gesù all'altra
riva, gli si radunò
attorno molta folla,
ed egli stava lungo
il mare. Si recò da
lui uno dei capi
della sinagoga, di
nome Giàiro, il
quale, vedutolo, gli
si gettò ai piedi e
lo pregava con
insistenza: «La mia
figlioletta è agli
estremi; vieni a
imporle le mani
perché sia guarita e
viva». Gesù andò con
lui. Molta folla lo
seguiva e gli si
stringeva intorno.
Or una donna, che da
dodici anni era
affetta da emorragia
e aveva molto
sofferto per opera
di molti medici,
spendendo tutti i
suoi averi senza
nessun vantaggio,
anzi peggiorando,
udito parlare di
Gesù, venne tra la
folla, alle sue
spalle, e gli toccò
il mantello. Diceva
infatti: «Se
riuscirò anche solo
a toccare il suo
mantello, sarò
guarita». E
all'istante le si
fermò il flusso di
sangue, e sentì nel
suo corpo che era
stata guarita da
quel male.
Ma subito Gesù,
avvertita la potenza
che era uscita da
lui, si voltò alla
folla dicendo: «Chi
mi ha toccato il
mantello?». I
discepoli gli
dissero: «Tu vedi la
folla che ti si
stringe attorno e
dici: Chi mi ha
toccato?». Egli
intanto guardava
intorno, per vedere
colei che aveva
fatto questo. E la
donna impaurita e
tremante, sapendo
ciò che le era
accaduto, venne, gli
si gettò davanti e
gli disse tutta la
verità. Gesù
rispose: «Figlia, la
tua fede ti ha
salvata. Va' in pace
e sii guarita dal
tuo male».
Mentre ancora
parlava, dalla casa
del capo della
sinagòga vennero a
dirgli: «Tua figlia
è morta. Perché
disturbi ancora il
Maestro?». Ma Gesù,
udito quanto
dicevano, disse al
capo della sinagòga:
«Non temere,
continua solo ad
aver fede!». E non
permise a nessuno di
seguirlo fuorché a
Pietro, Giacomo e
Giovanni, fratello
di Giacomo. Giunsero
alla casa del capo
della sinagòga ed
egli vide trambusto
e gente che piangeva
e urlava.
Entrato, disse loro:
«Perché fate tanto
strepito e piangete?
La bambina non è
morta, ma dorme». Ed
essi lo deridevano.
Ma egli, cacciati
tutti fuori, prese
con sé il padre e la
madre della
fanciulla e quelli
che erano con lui,
ed entrò dove era la
bambina. Presa la
mano della bambina,
le disse: «Talità
kum», che significa:
«Fanciulla, io ti
dico, àlzati!».
Subito la fanciulla
si alzò e si mise a
camminare; aveva
dodici anni. Essi
furono presi da
grande stupore. Gesù
raccomandò loro con
insistenza che
nessuno venisse a
saperlo e ordinò di
darle da mangiare.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o
Signore, questi doni
che noi, tuo popolo
santo, deponiamo
sull'altare, e
trasformali in
sacramento di
salvezza. Per Cristo
nostro Signore.
Comunione
Sal
30,17-18
Fa' risplendere sul
tuo servo la luce
del tuo volto,
e salvami per la tua
misericordia.
Che io non resti
confuso, Signore,
perché ti ho
invocato.
Oppure: Mt
5,3.5
Beati i poveri in
spirito,
perché di essi è il
regno dei cieli.
Beati i miti, perché
erediteranno la
terra.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai
nutriti alla tua
mensa, fa' che per
la forza di questo
sacramento, sorgente
inesauribile di
salvezza, la vera
fede si estenda sino
ai confini della
terra. Per Cristo
nostro Signore.
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