Antifona
d'Ingresso
Sal
105,47
Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici da tutti i popoli,
perché proclamiamo il tuo santo
nome
e ci gloriamo della tua lode.
Colletta
Dio grande e misericordioso,
concedi a noi tuoi fedeli di
adorarti con tutta l'anima e di
amare i nostri fratelli nella
carità del Cristo. Egli è Dio e
vive e regna con te, nell'unità
dello Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Sam 15,
13-14. 30; 16, 5-13a
Fuggiamo dalle mani di
Assalonne.
Lasciate che Simei maledica,
glielo ha comandato il Signore.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, arrivò un
informatore da Davide e disse:
«Il cuore degli Israeliti si è
volto verso Assalonne».
Allora Davide disse a tutti i
suoi ministri che erano con lui
a Gerusalemme: «Alzatevi,
fuggiamo; altrimenti nessuno di
noi scamperà dalle mani di
Assalonne. Partite in fretta
perché non si affretti lui a
raggiungerci e faccia cadere su
di noi la sventura e colpisca la
città a fil di spada».
Davide saliva l'erta degli
Ulivi; saliva piangendo e
camminava con il capo coperto e
a piedi scalzi; tutta la gente
che era con lui aveva il capo
coperto e, salendo, piangeva.
Quando il re Davide fu giunto a
Bacurim, ecco uscire di là un
uomo della stessa famiglia della
casa di Saul, chiamato Simei,
figlio di Ghera. Egli usciva
imprecando e gettava sassi
contro Davide e contro tutti i
ministri del re Davide, mentre
tutto il popolo e tutti i prodi
stavano alla destra e alla
sinistra del re.
Simei, maledicendo Davide,
diceva: «Vàttene, vàttene,
sanguinario, scellerato! Il
Signore ha fatto ricadere sul
tuo capo tutto il sangue della
casa di Saul, al posto del quale
regni; il Signore ha messo il
regno nelle mani di Assalonne
tuo figlio ed eccoti nella
sventura che hai meritato,
perché sei un sanguinario».
Allora Abisài figlio di Zeruia
disse al re: «Perché questo cane
morto dovrà maledire il re mio
signore? Lascia che io vada e
gli tagli la testa!».
Ma il re rispose: «Che ho io in
comune con voi, figli di Zeruia?
Se maledice, è perché il Signore
gli ha detto: Maledici Davide! E
chi potrà dire: Perché fai
così?».
Poi Davide disse ad Abisài e a
tutti i suoi ministri: «Ecco, il
figlio uscito dalle mie viscere
cerca di togliermi la vita:
Quanto più ora questo
Beniaminita! Lasciate che
maledica, poiché glielo ha
ordinato il Signore. Forse il
Signore guarderà la mia
afflizione e mi renderà il bene
in cambio della maledizione di
oggi».
Davide e la sua gente
continuarono il cammino.
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 3
Sorgi,
Signore: sei tu la mia difesa.
Signore, quanti sono i miei
oppressori!
Molti contro di me insorgono.
Molti di me vanno dicendo:
«Neppure Dio lo salva!».
Ma tu, Signore,sei mia difesa,
tu sei mia gloria e sollevi il
mio capo.
Al Signore innalzo la mia voce
e mi risponde dal suo monte
santo.
Io mi corico e mi addormento,
mi sveglio perché il Signore mi
sostiene.
Non temo la moltitudine di
genti
che contro di me si accampano.
Canto al Vangelo Lc 7,16
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto in
mezzo a noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
Vangelo Mc 5, 1-20
Esci,
spirito immondo, da quest'uomo!
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi
discepoli giunsero all'altra
riva del mare, nella regione dei
Gerasèni. Come scese dalla
barca, gli venne incontro dai
sepolcri un uomo posseduto da
uno spirito immondo.
Egli aveva la sua dimora nei
sepolcri e nessuno più riusciva
a tenerlo legato neanche con
catene, perché più volte era
stato legato con ceppi e catene,
ma aveva sempre spezzato le
catene e infranto i ceppi, e
nessuno più riusciva a domarlo.
Continuamente, notte e giorno,
tra i sepolcri e sui monti,
gridava e si percuoteva con
pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse,
gli si gettò ai piedi, e urlando
a gran voce disse: «Che hai tu
in comune con me, Gesù, Figlio
del Dio altissimo? Ti scongiuro,
in nome di Dio, non
tormentarmi!». Gli diceva
infatti: «Esci, spirito immondo,
da quest'uomo!». E gli domandò:
«Come ti chiami?». «Mi chiamo
Legione, gli rispose, perché
siamo in molti». E prese a
scongiurarlo con insistenza
perché non lo cacciasse fuori da
quella regione.
Ora c'era là, sul monte, un
numeroso branco di porci al
pascolo.
E gli spiriti lo scongiurarono:
«Mandaci da quei porci, perché
entriamo in essi». Glielo
permise. E gli spiriti immondi
uscirono ed entrarono nei porci
e il branco si precipitò dal
burrone nel mare; erano circa
duemila e affogarono uno dopo
l'altro nel mare.
I mandriani allora fuggirono,
portarono la notizia in città e
nella campagna e la gente si
mosse a vedere che cosa fosse
accaduto.
Giunti che furono da Gesù,
videro l'indemoniato seduto,
vestito e sano di mente, lui che
era stato posseduto dalla
Legione, ed ebbero paura. Quelli
che avevano visto tutto,
spiegarono loro che cosa era
accaduto all'indemoniato e il
fatto dei porci. Ed essi si
misero a pregarlo di andarsene
dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca,
colui che era stato indemoniato
lo pregava di permettergli di
stare con lui. Non glielo
permise, ma gli disse: «Và nella
tua casa, dai tuoi, annunzia
loro ciò che il Signore ti ha
fatto e la misericordia che ti
ha usato». Egli se ne andò e si
mise a proclamare per la
Decàpoli ciò che Gesù gli aveva
fatto, e tutti ne erano
meravigliati.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore,
questi doni che noi, tuo popolo
santo, deponiamo sull'altare, e
trasformali in sacramento di
salvezza. Per Cristo nostro
Signore.
Comunione
Sal
30,17-18
Fa' risplendere sul tuo servo la
luce del tuo volto,
e salvami per la tua
misericordia.
Che io non resti confuso,
Signore,
perché ti ho invocato.
Oppure: Mt 5,3.5
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei
cieli.
Beati i miti, perché
erediteranno la terra.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai nutriti alla
tua mensa, fa' che per la forza
di questo sacramento, sorgente
inesauribile di salvezza, la
vera fede si estenda sino ai
confini della terra. Per Cristo
nostro Signore.
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