Antifona
d'Ingresso Sal
95, 1.6
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui,
potenza e bellezza nel suo santuario.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri
atti secondo la tua volontà, perché nel nome
del tuo diletto Figlio portiamo frutti
generosi di opere buone. Per il nostro
Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
2 Sam 12, 1-7. 10-17
Ho peccato contro
il Signore.
Dal secondo libro di Samuele
In quei giorni, il Signore mandò il profeta
Natan a Davide e Natan andò da lui e gli
disse: «Vi erano due uomini nella stessa
città, uno ricco e l'altro povero. Il ricco
aveva bestiame minuto e grosso in gran
numero; ma il povero non aveva nulla, se non
una sola pecorella piccina che egli aveva
comprata e allevata; essa gli era cresciuta
in casa insieme con i figli, mangiando il
pane di lui, bevendo alla sua coppa e
dormendo sul suo seno; era per lui come una
figlia. Un ospite di passaggio arrivò
dall'uomo ricco e questi, risparmiando di
prendere dal suo bestiame minuto e grosso,
per preparare una vivanda al viaggiatore che
era capitato da lui portò via la pecora di
quell'uomo povero e ne preparò una vivanda
per l'ospite venuto da lui».
Allora l'ira di Davide si scatenò contro
quell'uomo e disse a Natan: «Per la vita del
Signore, chi ha fatto questo merita la
morte. Pagherà quattro volte il valore della
pecora, per aver fatto una tal cosa e non
aver avuto pietà».
Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo!
Così dice il Signore: La spada non si
allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi
hai disprezzato e hai preso in moglie la
moglie di Urìa l'Hittìta. Ecco io sto per
suscitare contro di te la sventura dalla tua
stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i
tuoi occhi per darle a un tuo parente
stretto, che si unirà a loro alla luce di
questo sole; poiché tu l'hai fatto in
segreto, ma io farò questo davanti a tutto
Israele e alla luce del sole».
Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato
contro il Signore!». Natan rispose a Davide:
«Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu
non morirai. Tuttavia, poiché in questa cosa
tu hai insultato il Signore, il figlio che
ti è nato dovrà morire». Natan tornò a
casa.
Il Signore dunque colpì il bambino che la
moglie di Urìa aveva partorito a Davide ed
esso si ammalò gravemente. Davide allora
fece suppliche a Dio per il bambino e
digiunò e rientrando passava la notte
coricato per terra. Gli anziani della sua
casa insistevano presso di lui perché si
alzasse da terra; ma egli non volle e
rifiutò di prendere cibo con loro.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 50
Rinnòvami, Signore, con il tuo perdono.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia,
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Canto al Vangelo
Cf Gv 3,16
Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo
Figlio unigenito:
chi crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo
Mc 4,35-41
Chi è costui
al quale anche il vento e il mare
obbediscono?
Dal Vangelo secondo Marco
In quel giorno, verso sera, Gesù disse ai
suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E
lasciata la folla, lo presero con sé, così
com’era, nella barca. C’erano anche altre
barche con lui.
Nel frattempo si sollevò una gran tempesta
di vento e gettava le onde nella barca,
tanto che ormai era piena. Egli se ne stava
a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo
svegliarono e gli dissero: «Maestro, non
t’importa che moriamo?». Destatosi, sgridò
il vento e disse al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi
disse loro: «Perché siete così paurosi? Non
avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si
dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui
al quale anche il vento e il mare
obbediscono?».
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di
salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Sal 33,6
Guardate al Signore e sarete raggianti
e il vostro volto non sarà confuso.
Oppure: Gv 8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il
Signore;
«chi segue me, non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita».
Dopo la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri ci hai
nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova. Per
Cristo nostro Signore.
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