Antifona d'Ingresso
Ger 29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito cogitatiónes
pacis et non afflictiónis;
invocábitis me, et ego
exáudiam vos,
et
redúcam captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere
felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Mac 7, 1.
20-31
Il Creatore del mondo vi restituirà lo
spirito e la vita.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu anche il caso di sette fratelli che, presi
insieme alla loro madre, furono costretti dal re a forza di flagelli
e nerbate a cibarsi di carni suine proibite.
La madre era soprattutto ammirevole e degna di gloriosa memoria,
perché vedendo morire sette figli in un sol giorno, sopportava tutto
serenamente per le speranze poste nel Signore. Esortava ciascuno di
essi nella lingua paterna, piena di nobili sentimenti e, sostenendo
la tenerezza femminile con un coraggio virile, diceva loro: «Non so
come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la
vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi. Senza
dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato alla origine l'uomo e
ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi
restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue
leggi non vi curate di voi stessi».
Antìoco, credendosi disprezzato e sospettando che quella voce fosse
di scherno, esortava il più giovane che era ancora vivo e non solo a
parole, ma con giuramenti prometteva che l'avrebbe fatto ricco e
molto felice se avesse abbandonato gli usi paterni, e che l'avrebbe
fatto suo amico e gli avrebbe affidato cariche. Ma poiché il
giovinetto non badava affatto a queste parole il re, chiamata la
madre, la esortava a farsi consigliera di salvezza per il ragazzo.
Dopo che il re la ebbe esortata a lungo, essa accettò di persuadere
il figlio; chinatasi verso di lui, beffandosi del crudele tiranno,
disse nella lingua paterna: «Figlio, abbi pietà di me che ti ho
portato in seno nove mesi, che ti ho allattato per tre anni, ti ho
allevato, ti ho condotto a questa età e ti ho dato il nutrimento. Ti
scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra, osserva quanto vi
è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti; tale
è anche l'origine del genere umano.
Non temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli,
accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi
fratelli nel giorno della misericordia».
Mentre essa finiva di parlare, il giovane disse: «Che aspettate? Non
obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge che è
stata data ai nostri padri per mezzo di Mosè. Ma tu, che ti fai
autore di tutte le sventure degli Ebrei, non sfuggirai alle mani di
Dio».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 16
Avrò pienezza di vita alla tua presenza.
Accogli, Signore, la causa del giusto,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno.
Sulle tue vie tieni saldi i miei passi
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta;
porgi l'orecchio, ascolta la mia voce.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali.
Io per la giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua presenza.
Canto al Vangelo 1 Cor
15,10
Alleluia, alleluia.
Per grazia di Dio sono quello che sono,
e la sua grazia in me non è stata vana.
Alleluia.
Vangelo
Lc 19, 11-28
Perché non hai consegnato il mio denaro a
una banca?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a
Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse
manifestarsi da un momento all'altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano
per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi,
consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria
a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu
di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i
servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto
ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre
dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato
fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha
fruttato altre cinque mine. Anche a questo disse: Anche tu sarai a
capo di cinque città.
Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho
tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo
severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello
che non hai seminato.
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio!
Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo
in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non
hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei
riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne
ha dieci Gli risposero: Signore, ha già dieci mine!
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi
loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso
Gerusalemme.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di un'eternità
beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut
óculis tuæ maiestátis munus oblátum et grátiam nobis devotiónis
obtíneat, et efféctum beátæ perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla
Comunione
Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum
est,
pónere in Dómino
Deo spem meam.
Oppure:
Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la nostra
umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato
di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore. Per
Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona
mystérii, humíliter deprecántes, ut, quæ in sui commemoratiónem nos
Fílius tuus fácere præcépit, in nostræ profíciant caritátis
augméntum. Per Christum. |