Antifona d'Ingresso
Sal 16,6.8
Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l'orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali.
Ego clámavi,
quóniam exaudísti me,
Deus;
inclína aurem tuam, et exáudi verba mea.
Custódi
me, Dómine, ut pupíllam óculi;
sub umbra alárum tuárum prótege me.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso
e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e
purezza di spirito. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, fac nos tibi semper et
devótam gérere voluntátem, et maiestáti tuæ sincéro
corde servíre. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 7, 18-25a
Chi mi libererà da questo corpo
votato alla morte?
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, io so che in me, cioè nella mia carne, non
abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non
la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene
che voglio, ma il male che non voglio.
Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a
farlo, ma il peccato che abita in me.
Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare
il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel
mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo
un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia
mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è
nelle mie membra.
Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo
votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di
Gesù Cristo nostro Signore!
Salmo Responsoriale Dal
Salmo 118
La tua legge, Signore, è la mia
gioia.
Insegnami, Signore, il senno e la saggezza,
perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.
Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.
Venga su di me la tua misericordia e avrò vita,
poiché la tua legge è la mia gioia.
Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.
Canto al Vangelo Cf Ef 1,17; Lc 21,29-31
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore,
perché sappiamo comprendere i segni dei tempi nuovi.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 54-59
Sapete giudicare l'aspetto
della terra e del cielo, come mai questo tempo non
sapete giudicarlo?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete
una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la
pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco,
dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipòcriti! Sapete
giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai
questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non
giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato,
lungo la strada procura di accordarti con lui, perché
non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti
consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. Ti
assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino
all'ultimo spicciolo».
Sulle Offerte
Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per
noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.
Tríbue nos, Dómine,
quæsumus, donis tuis líbera mente servíre, ut, tua
purificánte nos grátia, iísdem quibus famulámur
mystériis emundémur. Per Christum..
Antifona alla
Comunione
Sal
32,18-19
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia,
per salvare la loro vita dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame.
Ecce óculi Dómini super timéntes eum,
et in eis qui sperant
super misericórdia eius;
ut
éruat a morte ánimas eórum, et alat eos in fame.
Oppure:
Mc 10,45
Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la sua vita
in riscatto per tutti gli uomini.
Mc 10,45
Fílius hóminis venit,
ut
daret ánimam suam redemptiónem pro multis.
Dopo la
Comunione
O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci hai
fatto pregustare la realtà del cielo, ci ottenga i tuoi
benefici nella vita presente e ci confermi nella
speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore.
Fac nos, quæsumus,
Dómine, cæléstium rerum frequentatióne profícere, ut et
temporálibus benefíciis adiuvémur, et erudiámur ætérnis.
Per Christum. |