Antifona d'Ingresso
Dn 3,31.29.30.43.42
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l'hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia.
Omnia, quæ fecísti nobis,
Dómine, in vero iudício fecísti,
quia peccávimus tibi, et mandátis
tuis non obodívimus;
sed da glóriam nómini tuo,
et fac nobíscum
secúndum multitúdinem misericórdiæ tuæ.
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia
e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché,
camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della
felicità eterna. Per il nostro Signore.
Deus, qui omnipoténtiam tuam parcéndo máxime et miserándo
maniféstas, multíplica super nos grátiam tuam, ut, ad tua promíssa
curréntes, cæléstium bonórum fácias esse consórtes. Per Dominum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ne 2, 1-8
Se piace al re, mandami in Giudea, nella
città dei miei padri, perché io possa ricostruirla.
Dal libro di Neemìa
Avvenne che nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artasèrse,
appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo
versai. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza.
Perciò il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei
malato; non può esser altro che un'afflizione del cuore». Allora io
ebbi grande timore e dissi al re: «Viva il re per sempre!
Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la città dove
sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono
consumate dal fuoco?».
Il re mi disse: «Che cosa domandi?». Allora io pregai il Dio del
cielo, e poi risposi al re: «Se piace al re e se il tuo servo ha
trovato grazia ai suoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove
sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla».
Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto
durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?». Io gli indicai un
termine di tempo. La cosa piacque al re; mi lasciò andare.
Poi dissi al re: «Se piace al re, mi si diano le lettere per i
governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare ed entrare in
Giudea, e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché
mi dia il legname per costruire le porte della cittadella presso il
tempio, per le mura della città e per la casa che io abiterò».
Il re mi diede le lettere perché la mano benefica del mio Dio era su
di me.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 136
Gerusalemme, Città della mia gioia.
Sui fiumi di Babilònia,
là sedevamo piangendo
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
Là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori:
«Cantateci i canti di Sion!».
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme,
si paralizzi la mia destra.
Mi si attacchi la lingua al palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
Canto al Vangelo Cf Fil 3,7-9
Alleluia, alleluia.
Tutto considero una perdita e tutto lascio indietro,
per conquistare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.
Vangelo Lc 9, 57-62
Ti seguirò dovunque tu vada.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre andavano per la strada, un tale disse a Gesù:
«Ti seguirò dovunque tu vada».
Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del
cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il
capo».
A un altro disse: «Séguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi
di andare a seppellire prima mio padre».
Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và
e annunzia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi
congedi da quelli di casa».
Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si
volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest'offerta
della tua Chiesa fa' scaturire per noi la sorgente di ogni
benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Concéde nobis, miséricors Deus,
ut hæc nostra oblátio tibi sit accépta, et per eam nobis fons omnis
benedictiónis aperiátur. Per Christum..
Antifona alla Comunione
Sal 118,49-50
Ricorda, Signore,
la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza
nella mia miseria essa mi conforta.
Meménto verbi tui servo tuo,
Dómine,
in quo mihi spem dedísti;
hæc me consoláta est in
humilitáte mea.
Oppure:
1 Gv 3,16
Da questo abbiamo conosciuto l'amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
In hoc cognóvimus caritátem Dei:
quóniam ille ánimam suam pro
nobis pósuit;
et
nos debémus pro frátribus ánimas pónere.
Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell'anima e
nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del
tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro
Signore.
Sit nobis, Dómine, reparátio mentis et córporis cæléste mystérium,
ut simus eius in glória coherédes, cui, mortem ipsíus annuntiándo,
compátimur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.. |