Antifona d'Ingresso
Sal 83,10-11
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove.
Protéctor noster, áspice, Deus,
et réspice in fáciem Christi tui,
quia mélior est
dies una in átriis tuis super míllia.
Colletta
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni
cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che
superano ogni desiderio. Per il nostro Signore...
Deus, qui diligéntibus te bona invisibília præparásti, infúnde
córdibus nostris tui amóris afféctum, ut, te in ómnibus et super
ómnia diligéntes, promissiónes tuas, quæ omne desidérium súperant,
consequámur. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rt
1,1.3-8a.14b-16.22
Venne Noemi con Rut la Moabìta, e arrivò a
Betlemme.
Dal libro di Rut
Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia
e un uomo di Betlemme di Giuda chiamato Elimèlech, emigrò nella
campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli.
Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli.
Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e
l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni, quando
anche i figli di Noemi morirono tutti e due e la donna rimase priva
dei suoi due figli e del marito.
Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab,
perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo
popolo, dandogli pane. Partì dunque con le due nuore da quel luogo e
mentre era in cammino per tornare nel paese di Giuda, Noemi disse
alle due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre».
Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei. Allora
Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi
dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata».
Ma Rut rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e torni
indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti
fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio
sarà il mio Dio».
Così Noemi tornò con Rut, la Moabìta, sua nuora, venuta dalle
campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a
mietere l'orzo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 145
Beato chi trova rifugio nel Dio fedele.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti.
Il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l'orfano e la vedova.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Canto al Vangelo Cf Gal 5,13.14
Alleluia, alleluia.
Siamo stati chiamati a libertà:
tutta la legge trova la sua pienezza nell'amore.
Alleluia.
Vangelo Mt 22, 34-40
Amerai il Signore Dio tuo e il prossimo tuo
come te stesso.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai
sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della
legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più
grande comandamento della legge?».
Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con
tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande
e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai
il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono
tutta la Legge e i Profeti».
Sulle
Offerte
Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro fra la
nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci
hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro
Signore.
Súscipe, Dómine, múnera nostra, quibus exercéntur commércia gloriósa,
ut, offeréntes quæ dedísti, teípsum mereámur accípere. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal
129,7
Presso il Signore è la misericordia,
e grande presso di lui la tua redenzione.
Apud
Dóminum misericórdia,
et copiósa apud
eum redémptio.
Oppure:
Gv 6,51-52
Dice il Signore:
«Io sono il pane vivo disceso dal cielo:
se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno».
Jn
6,51-52
Ego sum panis vivus,
qui de cælo descéndi,
dicit Dóminus:
si quis manducáverit ex hoc pane, vivet in ætérnum.
Dopo la Comunione
O Dio, che
in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo,
trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi
della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore.
Per
hæc sacraménta, Dómine, Christi partícipes effécti, cleméntiam tuam
humíliter implorámus, ut, eius imáginis confórmes in terris, et eius
consórtes in cælis fíeri mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula
sæculórum.. |