Antifona d'Ingresso
Sal 83,10-11
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove.
Protéctor noster, áspice, Deus,
et réspice in fáciem Christi tui,
quia mélior est
dies una in átriis tuis super míllia.
Colletta
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni
cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che
superano ogni desiderio. Per il nostro Signore...
Deus, qui diligéntibus te bona invisibília præparásti, infúnde
córdibus nostris tui amóris afféctum, ut, te in ómnibus et super
ómnia diligéntes, promissiónes tuas, quæ omne desidérium súperant,
consequámur. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Gdc 11, 29-32.33b-39a
La persona che uscirà per prima dalle porte
di casa mia, io l'offrirò in olocausto al Signore.
Dal libro dei Giudici
In quei giorni lo spirito del Signore discese su Iefte ed egli
attraversò Galaad e Manasse, passò a Mizpa di Galaad e da Mizpa di
Galaad raggiunse gli Ammonìti.
Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu mi dài nelle mani gli
Ammonìti, la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia
per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammonìti, sarà
per il Signore e io l'offrirò in olocàusto».
Quindi Iefte raggiunse gli Ammonìti per combatterli e il Signore
glieli mise nelle mani. Così gli Ammonìti furono umiliati davanti
agli Israeliti.
Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro
la figlia, con tìmpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri
figli, né altre figlie.
Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai
rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho
dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».
Essa gli disse: «Padre mio, se hai dato parola al Signore, fà di me
secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha
concesso vendetta sugli Ammonìti, tuoi nemici». Poi disse al padre:
«Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io
vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie
compagne».
Egli le rispose: «Va'!»,
e la lasciò andare per due mesi. Essa se ne andò con le compagne e
pianse sui monti la sua verginità. Alla fine dei due mesi tornò dal
padre ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 39
Eccomi, Signore: avrò vita nel fare il tuo
volere.
Beato l'uomo che spera nel Signore
e non si mette dalla parte dei superbi,
né si volge a chi segue la menzogna.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro di me è scritto
di compiere il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore».
Ho annunziato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi, non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Canto al Vangelo Cf Ap 19,7-9
Alleluia, alleluia.
La sposa è pronta, in veste di lino puro splendente:
beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello.
Alleluia.
Vangelo Mt 22, 1-14
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle
nozze.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù riprese a parlar in parabole ai capi dei
sacerdoti e agli anziani e disse: «Il regno dei cieli è simile a un
re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi
servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero
venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio
pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e
tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e
andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi
presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli
assassini e diede alle fiamme la loro città. E disse ai suoi servi:
Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni;
andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete,
chiamateli alle nozze.
Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono,
buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non
indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare
qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì.
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo
fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro fra la
nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci
hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro
Signore.
Súscipe, Dómine, múnera nostra, quibus exercéntur commércia gloriósa,
ut, offeréntes quæ dedísti, teípsum mereámur accípere. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 129,7
Presso il Signore è la misericordia,
e grande presso di lui la tua redenzione.
Apud Dóminum misericórdia,
et copiósa apud eum redémptio.
Oppure:
Gv 6,51-52
Dice il Signore:
«Io sono il pane vivo disceso dal cielo:
se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno».
Jn 6,51-52
Ego sum panis vivus,
qui de cælo descéndi,
dicit Dóminus:
si quis manducáverit ex hoc pane, vivet in ætérnum.
Dopo la
Comunione
O Dio, che
in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo,
trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi
della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore.
Per hæc sacraménta, Dómine, Christi partícipes effécti,
cleméntiam tuam humíliter implorámus, ut, eius imáginis confórmes in
terris, et eius consórtes in cælis fíeri mereámur. Qui vivit et
regnat in sæcula sæculórum.. |