Antifona d'Ingresso Sal 69,2.6
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto, in mio aiuto.
Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza:
Signore, non tardare.
Deus, in adiutórium meum inténde;
Dómine,
ad adiuvándum me festína.
Adiútor meus et
liberátor meus es tu;
Dómine, ne moréris.
Colletta
Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo
popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della
tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo...
Adésto, Dómine, fámulis tuis, et perpétuam benignitátem largíre
poscéntibus, ut his, qui te auctórem et gubernatórem gloriántur
habére, et creáta restáures, et restauráta consérves. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Nm 13, 1,1-3a.25b-14,1.26-30.34-35
Hanno disprezzato una terra desiderabile.
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il Signore disse a Mosè nel deserto di Paran:
«Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare
agli Israeliti. Mandate un uomo per ogni tribù dei loro padri; siano
tutti dei loro capi». Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il
comando del Signore.
Alla fine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione del paese e
andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti
nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta
la comunità e mostrarono loro i frutti del paese.
Raccontarono: «Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandati
ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti.
Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate
e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. Gli Amalecìti
abitano la regione del Nègheb; gli Hittìti, i Gebusèi e gli Amorrèi
le montagne; i Cananèi abitano presso il mare e lungo la riva del
Giordano».
Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: «Andiamo
presto e conquistiamo il paese, perché certo possiamo riuscirvi».
Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: «Noi non saremo
capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi».
Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato,
dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un
paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo
notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di
Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di
essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro».
Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; il
popolo pianse tutta quella notte.
Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: «Fino a quando
sopporterò io questa comunità malvagia che mormora contro di me? Io
ho udito le lamentele degli Israeliti contro di me. Riferisci loro:
Per la mia vita, dice il Signore, io vi farò quello che ho sentito
dire da voi. I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessuno
di voi, di quanti siete stati registrati dall’età di venti anni in
su e avete mormorato contro di me, potrà entrare nel paese nel quale
ho giurato di farvi abitare, se non Caleb e Giosuè.
Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare il
paese, quaranta giorni, sconterete le vostre iniquità per
quarant’anni, un anno per ogni giorno e conoscerete la mia ostilità.
Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità
malvagia che si è riunita contro di me».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 105
Abbi pietà, Signore, del tuo popolo.
Abbiamo peccato come i nostri padri,
abbiamo fatto il male, siamo stati empi.
I nostri padri in Egitto
non compresero i tuoi prodigi.
Presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia nel suo disegno,
arsero di brame nel deserto,
e tentarono Dio nella steppa.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
prodigi nel paese di Cam,
cose terribili presso il mar Rosso.
Egli aveva già deciso di sterminarli,
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui,
per stornare la sua collera dallo sterminio.
Canto al Vangelo Mt 7,7
Alleluia, alleluia.
Chiedete e vi sarà dato, dice il Signore,
cercate e troverete.
Alleluia.
Vangelo Mt 15, 21-28
Donna, grande è la tua fede!
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito da Genesaret, Gesù si diresse verso le parti
di Tiro e Sidóne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle
regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide.
Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le
rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi
come ci grida dietro». Egli rispose: «Non sono stato inviato che
alle pecore perdute della casa di Israele».
Ma quella si fece avanti e gli si prostrò dinanzi a lui dicendo:
«Signore, aiutami!».
Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo
ai cagnolini».
«E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano
delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia
fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Sulle Offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta
perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il
tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
Propítius, Dómine, quæsumus, hæc
dona sanctífica, et, hóstiæ spiritális oblatióne suscépta,
nosmetípsos tibi pérfice munus ætérnum. Per Christum..
Antifona alla Comunione
Sap 16,20
Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo,
un pane che porta in sé ogni dolcezza
e soddisfa ogni desiderio.
Panem de cælo dedísti nobis,
Dómine, habéntem
omne delectaméntum.
Oppure:
Gv 6,35
Dice il Signore: «Io sono il pane di vita;
chi viene a me, non avrà più fame,
e chi crede in me, non avrà più sete».
Jn 6,35
Ego sum panis vitæ, dicit Dóminus.
Qui venit ad me
non esúriet, et qui credit in me non sítiet.
Dopo la Comunione
Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che
hai nutrito con il pane del cielo e rendilo degno dell'eredità
eterna. Per Cristo nostro Signore.
Quos cælésti récreas múnere,
perpétuo, Dómine, comitáre præsídio, et, quos fovére non désinis,
dignos fíeri sempitérna redemptióne concéde. Per Christum..