Antifona d'Ingresso Sal
67,6-7.36
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo.
Deus in loco sancto suo;
Deus qui inhabitáre facit
unánimes in domo,
ipse
dabit virtútem et fortitúdinem plebi suæ.
Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di
valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da
te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella
continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore...
Protéctor in te sperántium, Deus, sine quo nihil est válidum, nihil
sanctum, multíplica super nos misericórdiam tuam, ut, te rectóre, te
duce, sic bonis transeúntibus nunc utámur, ut iam possímus inhærére
mansúris. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Es 33,7-11; 34,5-9.28
Il Signore parlava con Mosè faccia a
faccia.
Dal libro dell'Èsodo
In quei giorni, Mosè, prese la tenda e la piantava fuori
dell'accampamento, ad una certa distanza, e l'aveva chiamata tenda
del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori
dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il
Signore.
Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava
in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano
passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda.
Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e
restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con
Mosè. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava
all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano
ciascuno all'ingresso della propria tenda.
Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla
con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo
inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava
dall'interno della tenda.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e
proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui
proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo
favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione
e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa
dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla
quarta generazione».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho
trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in
mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la
nostra colpa e il nostro peccato: fà di noi la tua eredità».
Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza
mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le
parole dell'alleanza, le dieci parole.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 102
Il Signore è buono e grande nell'amore.
Il Signore agisce con giustizia
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie,
ai figli d'Israele le sue opere.
Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono.
Come dista l'oriente dall'occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Canto al Vangelo Cf Mt 13,19.23
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio e il seminatore è Cristo:
chi trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Mt 13, 36-43
Come si raccoglie la zizzania e si brucia
nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi
discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della
zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio
dell'uomo. Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del
regno; la zizzània sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha
seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e
i mietitori sono gli angeli.
Come dunque si raccoglie la zizzània e si brucia nel fuoco, così
avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi
angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e
tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace
ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi,
intenda!».
Sulle Offerte
Accetta, Signore, queste offerte che la tua generosità ha messo
nelle nostre mani, perché, il tuo Spirito, operante nei santi
misteri, santifichi la nostra vita presente e ci guidi alla felicità
senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe, quæsumus, Dómine, múnera, quæ tibi de tua largitáte
deférimus, ut hæc sacrosáncta mystéria, grátiæ tuæ operánte virtúte,
et præséntis vitæ nos conversatióne sanctíficent, et ad gáudia
sempitérna perdúcant. Per Christum.
Antifona alla
Comunione
Sal 102.2
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici.
Bénedic, ánima mea, Dómino,
et
noli oblivísci omnes retributiónes eius.
Oppure: Mt 5,7-8
Beati i misericordiosi:
essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore:
essi vedranno Dio.
Beáti misericórdes,
quóniam ipsi misericórdiam
consequéntur.
Beáti mundo
corde, quóniam ipsi Deum vidébunt.
Dopo la Comunione
O Dio nostro Padre, che ci hai dato la grazia
di partecipare al mistero eucaristico, memoriale perpetuo della
passione del tuo Figlio, fa' che questo dono del suo ineffabile
amore giovi sempre per la nostra salvezza. Per Cristo nostro
Signore.