Anno dispari - Tempo ordinario
Lunedì settimana XIII
Antifona d'Ingresso Sal 118,137.124Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. Iustus es, Dómine, et rectum iudícium tuum; fac cum servo tuo secúndum misericórdiam tuam.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési Fratelli, sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. E' lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza. Voglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. Salmo Responsoriale Dal Salmo 61 Nel Signore è la mia salvezza e la mia gloria. Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza. Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare. Il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. Confida sempre in lui, o popolo, davanti a lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio. Canto al Vangelo Cf Sap 11,23-26 Alleluia, alleluia. Tu hai compassione di tutti e nulla disprezzi di quanto hai creato, o Signore, amante della vita. Alleluia. Vangelo Lc 6, 6-11 Lo osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato. Dal vangelo secondo Luca Un sabato, Gesù entrò nella sinagòga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì. Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Sulle Offerte Come il cervo anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio; l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Quemádmodum desíderat cervus ad fontes aquárum, ita desíderat ánima mea ad te, Deus: sitívit ánima mea ad Deum fortem vivum.
qui séquitur me, non ámbulat in ténebris, sed habébit lumen vitæ.
Dopo la Comunione Da fidélibus tuis, Dómine, quos et verbi tui et cæléstis sacraménti pábulo nutris et vivíficas, ita dilécti Fílii tui tantis munéribus profícere, ut eius vitæ semper consórtes éffici mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.. |