Antifona d'Ingresso Sal 26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam, qua
clamávi ad te.
Adiútor meus esto, ne
derelínquas me,
neque despícias me,
Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre
invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il
tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi
comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per
il nostro Signore...
Deus, in te sperántium fortitúdo,
invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil
potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut,
in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus.
Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Cor 12, 1-10
Mi vanterò ben volentieri delle mie
debolezze
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, se bisogna vantarsi —
ma ciò non conviene —, verrò
alle visioni e alle rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in
Cristo che, quattordici anni fa —
se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio
— fu rapito fino al terzo
cielo. E so che quest'uomo — se
con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio
— fu rapito in paradiso e udì
parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Di lui io
mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie
debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché
direi solo la verità; ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi
di più di quello che vede o sente da me.
Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni,
mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana
incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A
causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che
l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia;
la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi
vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in
me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità,
negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce
sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
La nostra ricchezza è l'amore del Signore.
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.
Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
C'è qualcuno che desidera la vita
e brama lunghi giorni per gustare il bene?
Canto al Vangelo Cf 2 Cor 8,9
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
Alleluia.
Vangelo Mt 6, 24-34
Non affannatevi per il domani.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Nessuno può servire a
due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e
disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammóna.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che
indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del
vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né
ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non
contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da
fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi
affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non
filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà
gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa
berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i
pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste
cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il
domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun
giorno basta la sua pena».
Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta
e i sacramento che lo rinnova, fa' che
non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello
spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et
aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum
et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.
Antifona alla
Comunione Sal 26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Unum pétii a Dómino,
hoc requíram, ut inhábitem
in domo Dómini
ómnibus diébus vitæ meæ
Oppure: Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater sancte,
serva eos in nómine tuo,
quos
dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra
unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per
Cristo nostro Signore.
Hæc tua, Dómine,
sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem præsígnat, sic
in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum. |