Antifona d'Ingresso Sal 94,6-7
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio.
Ps 94,6-7 Veníte, adorémus Deum, et procidámus ante Dóminum,
qui
fecit nos; quia ipse est Dóminus Deus noster.
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e
poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene
da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro
Signore...
Famíliam tuam, quæsumus, Dómine, contínua pietáte custódi, ut, quæ
in sola spe grátiæ cæléstis innítitur, tua semper protectióne
muniátur.
Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Gn 3, 9-24
Il Signore Dio scacciò l'uomo dal giardino
di Eden, perché lavorasse il suolo.
Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho
udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e
mi sono nascosto».
Riprese:«Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato
dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato
dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna:
«Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e
io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai
mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato:
Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».
L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i
viventi.
Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li
vestì. Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come
uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non
stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne
mangi e viva sempre!».
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il
suolo da dove era stato tratto. Scacciò l'uomo e pose ad oriente del
giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per
custodire la via all'albero della vita.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 89
Volgiti a noi, Signore: in te speriamo.
Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere
e dici: «Ritornate, figli dell'uomo» .
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno;
sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia,
alla sera è falciata e dissecca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando?
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Canto al Vangelo Mt 4,4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Vangelo Mc 8, 1-10
Mangiarono e si saziarono.
Dal vangelo secondo Marco
In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da
mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento
compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno
dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie
case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano».
Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui,
in un deserto?». E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero:
«Sette».
Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette
pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li
distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche
pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi,
disse di distribuire anche quelli.
Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di
pezzi avanzati. Erano circa quattromila. E li congedò.
Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di
Dalmanuta.
Sulle Offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra
debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo
nostro Signore.
Dómine Deus noster, qui has pótius creatúras ad fragilitátis nostræ
subsídium condidísti, tríbue, quæsumus, ut étiam æternitátis nobis
fiant sacraméntum. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 106,8-9
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini; egli sazia
il desiderio dell'assetato e ricolma di beni l'affamato.
Confiteántur Dómino misericórdiæ eius,
et mirabília eius fíliis hóminum,
quia satiávit ánimam inánem,
et
ánimam esuriéntem satiávit bonis.
Oppure:
Mt 5,5-6
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati.
Beáti qui lugent, quóniam ipsi consolabúntur.
Beáti qui
esúriunt et sítiunt iustítiam, quóniam ipsi saturabúntur.
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo
calice, fa' che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia
frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro
Signore.
Deus, qui nos de uno pane et de
uno cálice partícipes esse voluísti, da nobis, quæsumus, ita vívere,
ut, unum in Christo effécti, fructum afferámus pro mundi salúte
gaudéntes. Per Christum. |