Anno dispari - Tempo ordinario
Mercoledì settimana IV
Antifona d'Ingresso Sal 95,1.6 Cantáte Dómino cánticum novum, cantáte Dómino, omnis terra. Conféssio et pulchritúdo in conspéctu eius, sánctitas et magnificéntia in sanctificatióne eius.
Omnípotens sempitérne Deus, dírige actus nostros in beneplácito tuo, ut in nómine dilécti Fílii tui mereámur bonis opéribus abundáre. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Eb 10,11-18
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, ogni sacerdote si presenta
giorno per giorno a celebrare il culto e ad offrire molte volte gli
stessi sacrifici che non possono mai eliminare i peccati. Cristo al
contrario, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta
per sempre, si è assiso alla destra di Dio, aspettando ormai
soltanto che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi. Poiché
con un’unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che
vengono santificati.
Questo ce lo attesta anche lo Spirito
Santo. Infatti, dopo aver detto: “Questa
è l’alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni…: porrò le
mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente”,
soggiunge: “E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro
iniquità”. Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più bisogno di offerta per il peccato.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 109
Luce gioiosa della
gloria del Padre,
Oracolo del Signore al mio Signore:
Lo scettro del tuo potere
A te il principato
Il Signore ha giurato e non si pente:
Canto al Vangelo At 16,14
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
Alleluia.
Vangelo
Mc 4,1-20
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise di nuovo a
insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme,
tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare,
mentre la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo
insegnamento: «Ascoltate. Ecco, uscì il
seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la
strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra cadde fra i
sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era
un terreno profondo; ma quando
si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò.
Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non
diede frutto. E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che
spuntò e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il
cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
Quando poi fu solo, i circostanti
insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse
loro: «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli
di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché “guardino,
ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano
e venga loro perdonato”».
Sulle Offerte Múnera nostra, Dómine, súscipe placátus, quæ sanctificándo nobis, quæsumus, salutária fore concéde. Per Christum.
Accédite ad Dóminum et illuminámini, et fácies vestræ non confundéntur.
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus; qui séquitur me, non ámbulat in ténebris, sed habébit lumen vitæ.
Dopo la Comunione Præsta nobis, quæsumus, omnípotens Deus, ut, vivificatiónis tuæ grátiam consequéntes, in tuo semper múnere gloriémur. Per Christum. |