Anno dispari - Tempo ordinario
Lunedì settimana III
Antifona d'Ingresso Sal 95,1.6 Cantáte Dómino cánticum novum, cantáte Dómino, omnis terra. Conféssio et pulchritúdo in conspéctu eius, sánctitas et magnificéntia in sanctificatióne eius.
Omnípotens sempitérne Deus, dírige actus nostros in beneplácito tuo, ut in nómine dilécti Fílii tui mereámur bonis opéribus abundáre. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Eb 9,15.24-28
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, Cristo è mediatore di una
nuova alleanza, perché essendo ormai intervenuta la sua morte per la
redenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che
sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che è stata promessa.
Cristo infatti non è entrato in un
santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo
stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore, e non
per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra
nel santuario ogni anno con sangue altrui. In questo caso, infatti,
avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. E invece una volta sola, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come è stabilito per gli uomini che muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Salvati
dall’amore, cantiamo un canto nuovo.
Cantate al Signore un canto nuovo,
Il Signore ha manifestato la sua
salvezza,
Tutti i confini della terra hanno
veduto
Cantate inni al Signore con l’arpa,
Canto al Vangelo 2 Tm 1,10
Alleluia, alleluia. Il Salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 3,22-30
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano
discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e
scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
Sulle Offerte Múnera nostra, Dómine, súscipe placátus, quæ sanctificándo nobis, quæsumus, salutária fore concéde. Per Christum.
Accédite ad Dóminum et illuminámini, et fácies vestræ non confundéntur.
Ego sum lux mundi, dicit Dóminus; qui séquitur me, non ámbulat in ténebris, sed habébit lumen vitæ.
Dopo la Comunione Præsta nobis, quæsumus, omnípotens Deus, ut, vivificatiónis tuæ grátiam consequéntes, in tuo semper múnere gloriémur. Per Christum. |