Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo:
lo adorava una schiera di angeli e cantavano insieme:
«Ecco colui che regna per sempre».
In excélso throno vidi
sedére virum,
quem adórat multitúdo
Angelórum, psalléntes in unum:
Ecce cuius impérii nomen est in ætérnum.
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i
propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve
fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il
nostro Signore ...
Vota, quæsumus, Dómine, supplicántis pópuli cælésti pietáte
proséquere, ut et quæ agénda sunt vídeant, et ad implénda quæ
víderint convaléscant. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Eb 4,
1-5.11
Affrettiamoci ad entrare in quel riposo.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, dobbiamo temere che, mentre ancora rimane in vigore la
promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia
giudicato escluso. Poiché anche a
noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella:
purtroppo però a quelli la parola udita non giovò in nulla, non
essendo rimasti uniti grazie alla fede con coloro che avevano
ascoltato. Infatti possiamo entrare in quel riposo [solo] noi
che abbiamo creduto, secondo ciò che egli ha detto: “Sicché ho
giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo!”.
Questo, benché le opere di Dio fossero compiute fin dalla
fondazione del mondo. Si dice infatti in qualche luogo a
proposito del settimo giorno: “E Dio si riposò nel settimo
giorno da tutte le opere sue”. E in
questo passo di nuovo: “Non entreranno nel mio riposo!”.
Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché
nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo
77
Proclameremo le tue opere, Signore.
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato,
lo diremo alla generazione futura:
le lodi del Signore, la sua potenza
e le meraviglie che egli ha compiuto.
Anch'essi sorgeranno
a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma osservino i suoi comandi.
Non siano come i loro padri,
generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante
e dallo spirito infedele a Dio.
Canto al Vangelo Sal 118,105
Alleluia, alleluia.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Alleluia.
Vangelo
Mc 2, 1-12
Il Figlio dell'uomo ha il potere sulla
terra di rimettere i peccati.
Dal vangelo secondo Marco
Dopo alcuni giorni Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao. Si seppe che
era in casa e si radunarono tante
persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed
egli annunziava loro la parola.
Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla,
scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta
un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti
sono rimessi i tuoi peccati».
Erano là seduti alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i
peccati se non Dio solo?».
Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così
pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri
cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono
rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e
cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il
potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino — disse al
paralitico — àlzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua».
Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza
di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non
abbiamo mai visto nulla di simile!».
Sulle Offerte
Accogli, Signore, l'offerta che ti presentiamo, esaudisci la
nostra fiduciosa preghiera e santifica tutta la nostra vita. Per
Cristo nostro Signore.
Grata tibi sit, quæsumus, Dómine, tuæ plebis oblátio, per quam
et sanctificatiónem réferat, et quæ pie precátur obtíneat. Per
Christum.
Comunione
Sal 35,10
Presso di te, Signore, è la sorgente della vita,
nella tua luce noi vedremo la luce.
Dómine, apud te
est fons vitæ,
et in lúmine tuo
vidébimus lumen.
Oppure:
Gv 10,10
«Io sono venuto perché abbiano la vita,
e l'abbiano in abbondanza», dice il Signore.
Ego veni, ut vitam hábeant,
et abundántius
hábeant, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai
nutriti alla tua mensa, donaci di esprimere in un fedele
servizio la forza rinnovatrice di questi santi misteri. Per
Cristo nostro Signore.
Súpplices te
rogámus, omnípotens Deus, ut, quos tuis réficis sacraméntis,
tibi étiam plácitis móribus dignánter deservíre concédas. Per
Christum.