Antifona d'Ingresso
Sal 26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
Exáudi, Dómine, vocem meam, qua
clamávi ad te.
Adiútor meus esto, ne
derelínquas me,
neque despícias me,
Deus salutáris meus.
Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre
invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il
tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi
comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per
il nostro Signore...
Deus, in te sperántium fortitúdo,
invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil
potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut,
in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus.
Per Dóminum.
Oppure:
O Dio, che non ti stanchi mai di usarci misericordia, donaci un
cuore penitente e fedele che sappia corrispondere al tuo amore di
Padre, perché diffondiamo lungo le strade del mondo il messaggio
evangelico di riconciliazione e di pace. Per il nostro Signore Gesù
Cristo...
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima Lettura
2 Sam 12, 7-10. 13
Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu
non morirai.
Dal secondo libro di Samuele
In quei giorni, Natan disse a Davide: «[Tu sei quell'uomo!] Così
dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho
liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho
messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa
di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei
aggiunto anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del
Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di
spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai
ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si
allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai
preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita».
Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan
rispose a Davide: «Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non
morirai».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 31
Ridonami, Signore,
la gioia del perdono.
Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe»
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
Seconda Lettura
Gal 2, 16. 19-21
Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in
me.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Fratelli, sapendo che l'uomo non è giustificato dalle opere della
legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo
creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede
in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della
legge non verrà mai giustificato nessuno».
In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per
Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma
Cristo vive in me.
Questa vita che vivo nella carne, io la vivo nella fede del Figlio
di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. Non annullo
dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla
legge, Cristo è morto invano.
Canto al Vangelo
Mc 1,15
Alleluia, alleluia.
Il regno dei cieli è vicino;
convertitevi e credete al vangelo.
Oppure: 1 Gv 4,10b
Dio ci ha amati per primo,
e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione
per i nostri peccati.
Alleluia.
Vangelo
Lc 7, 36 - 8, 3
Le sono perdonati i suoi molti peccati
perché molto ha amato.
Dal vangelo secondo Luca
[In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a
mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a
tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo
che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio
profumato; e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò
a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li
baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se
costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei
che lo tocca: è una peccatrice».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli:
«Maestro, di' pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli
doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da
restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo
amerà di più?».
Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli
disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna?
Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi;
lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati
con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da
quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi
hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di
profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti
peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco,
ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo
che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua
fede ti ha salvata; và in pace!».]
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e
annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i
Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e
da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette
demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e
molte altre, che li assistevano con i loro beni.
Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta
e i sacramento che lo rinnova, fa' che
non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello
spirito. Per Cristo nostro Signore.
Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et
aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum
et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.
Antifona
alla Comunione Sal
26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita.
Unum pétii a Dómino,
hoc requíram, ut inhábitem
in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
Oppure: Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
Pater sancte,
serva eos in nómine tuo,
quos
dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.
Oppure: Cf Mt 10,7-8
«Predicate il regno,
guarite gli infermi, cacciate i demoni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Dopo la
Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra
unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per
Cristo nostro Signore.
Hæc tua, Dómine, sumpta sacra
commúnio, sicut fidélium in te uniónem præsígnat, sic in Ecclésia
tua unitátis operétur efféctum. Per Christum. |