Antifona d'Ingresso
Sal
26,1-2
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono.
Dóminus illuminátio
mea,
et salus mea, quem
timébo?
Dóminus defénsor vitæ
meæ, a quo trepidábo?
Qui tríbulant me
inimíci mei, ipsi infirmáti sunt.
Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e
donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per
il nostro Signore...
Deus, a quo bona cuncta procédunt,
tuis largíre supplícibus, ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta
sunt, et, te gubernánte, éadem faciámus. Per Dóminum.
Oppure:
O Dio, consolatore degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore
e della morte con al speranza che splende sul volto del Cristo; fa'
che nelle prove del nostro cammino restiamo intimamente uniti alla
passione del tuo Figlio, perché si riveli in noi la potenza della
sua risurrezione. Egli è Dio...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Re 17, 17-24
Tuo figlio vive.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, il figlio [della vedova di Zarepta] si ammalò. La
sua malattia era molto grave, tanto che rimase senza respiro. Essa
allora disse a Elìa: «Che c'è fra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto
da me per rinnovare il ricordo della mia iniquità e per uccidermi il
figlio?».
Elia le disse: «Dammi tuo figlio». Glielo prese dal seno, lo portò
al piano di sopra, dove abitava, e lo stese sul letto. Quindi invocò
il Signore: «Signore mio Dio, forse farai del male a questa vedova
che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?». Si distese tre
volte sul bambino e invocò il Signore: «Signore Dio mio, l'anima del
fanciullo torni nel suo corpo». Il Signore ascoltò il grido di Elìa;
l'anima del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere.
Elìa prese il bambino, lo portò al piano terreno e lo consegnò alla
madre. Elìa disse: «Guarda! Tuo figlio vive». La donna disse a Elìa:
«Ora so che tu sei uomo di Dio e che la vera parola del Signore è
sulla tua bocca».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 29
Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.
Signore Dio mio, a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia.
Ascolta, Signore, abbi misericordia,
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
Seconda Lettura Gal 1, 11-19
Si compiacque di rivelare a me suo Figlio
perché lo annunziassi in mezzo ai pagani.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è
modellato sull'uomo; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato
da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo
nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e
la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei
coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le
tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di
mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a
me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito,
senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro
che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a
Damasco.
In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e
rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun
altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.
Canto al Vangelo
Gv 11,25.26
Alleluia, alleluia.
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
chi crede in me non morrà in eterno.
Alleluia.
Vangelo Lc 7, 11-17
Giovinetto, dico a te, àlzati!
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e facevano la
strada con lui i discepoli e grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al
sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della
città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le
disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i
portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».
Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede
alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio
dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo
popolo».
La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la
regione.
Sulle Offerte
Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al
tuo nome, Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo
nostro Signore.
Réspice, Dómine, quæsumus,
nostram propítius servitútem, ut quod offérimus sit tibi munus
accéptum, et nostræ caritátis augméntum. Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 17,3
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.
Dóminus firmaméntum meum, et refúgium meum,
et liberátor meus. Deus
meus adiútor meus.
Oppure:
1 Gv 4,16
Dio è amore; chi sta nell'amore
dimora in Dio, e Dio in lui.
Deus cáritas est,
et qui manet in
caritáte in Deo manet et Deus in eo.
Oppure:
Lc 7,14-15
«Io dico a te, àlzati!», disse il Signore.
Il morto si levò
ed egli lo diede alla madre.
Dopo la Comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo
sacramento, ci guarisca dal male che ci sepàra da te e ci guidi
sulla via del bene. Per Cristo nostro Signore.
Tua nos, Dómine, medicinális operátio, et a
nostris perversitátibus cleménter expédiat, et ad ea quæ sunt recta
perdúcat. Per Christum. |