Antifona d'Ingresso
Sal
105,47
Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici da tutti i popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome
e ci gloriamo della tua lode.
Salvos nos fac, Dómine Deus noster,
et cóngrega nos de
natiónibus,
ut confiteámur nómini
sancto tuo,
et
gloriémur in laude tua.
Colletta
Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti
con tutta l'anima e di amare i nostri fratelli nella carità del
Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Concéde nobis, Dómine Deus noster, ut te tota mente venerémur, et
omnes hómines rationábili diligámus afféctu.
Per Dóminum.
Oppure:
O Dio, che nel profeta accolto dai pagani e rifiutato in patria
manifesti il dramma dell'umanità che accetta o respinge la tua
salvezza, fà che nella tua Chiesa non venga meno il coraggio
dell'annunzio missionario del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù
Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Ger 1,4-5.17-19
Ti ho stabilito profeta delle nazioni.
Dal libro del profeta Geremia
Nei giorni del re Giosia, mi fu rivolta la parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni.
Tu, poi, cingiti i fianchi,
àlzati e dì loro ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza,
come un muro di bronzo contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 70
La mia bocca
annunzierà la tua giustizia
In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
Sii per me rupe di difesa, baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio.
Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno.
Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
Seconda Lettura
1 Cor 12,31-13,13
Rimangono la fede, la
speranza, la carità; ma di tutte più grande è la carità.
Dalla prima lettera
di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via
migliore di tutte.
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non
avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che
tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e
tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da
trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo
per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la
carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non
cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male
ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono
delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è
imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che
è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo
da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho
abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa;
ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto,
ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la
carità; ma di tutte più grande è la carità!
Canto al Vangelo Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rilevato i misteri del regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo
Lc 4,21-30
Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per
i soli Giudei.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a dire nella sinagoga:
«Oggi si è
adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole
di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano:
«Non è il
figlio di Giuseppe?».
Ma egli rispose: «Di
certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto
abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua
patria!».
Poi aggiunse: «Nessun
profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte
vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per
tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Zarepta
di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta
Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;
si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul
ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo
giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore, questi doni che noi, tuo popolo santo,
deponiamo sull'altare, e trasformali in sacramento di salvezza. Per
Cristo nostro Signore.
Altáribus tuis, Dómine, múnera nostrae servitútis inférimus, quae,
placátus assúmens, sacraméntum nostrae redemptiónis effícias. Per
Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 30,17-18
Fa' risplendere sul tuo servo la luce del tuo volto,
e salvami per la tua misericordia.
Che io non resti confuso, Signore,
perché ti ho invocato.
Illúmina fáciem tuam super servum
tuum,
et salvum me fac in tua
misericórdia.
Dómine, non
confúndar, quóniam invocávi te.
Oppure: Lc 4,21
«Oggi si è adempiuta la Scrittura
che voi avete udita con i vostri orecchi» .
Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che per la forza di
questo sacramento, sorgente inesauribile di salvezza, la vera fede
si estenda sino ai confini della terra. Per Cristo nostro Signore.
Redemptiónis nostrae múnere vegetáti, quaesumus, Dómine, ut hoc
perpétuae salútis auxílio fides semper vera profíciat. Per Christum.
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