Anno C - Domenica II
Antifona d'Ingresso
Sal 65,4 Omnis terra adóret te, Deus, et psallat tibi; psalmum dicat nómini tuo, Altíssime.
Omnípotens sempitérne Deus, qui cæléstia simul et terréna moderáris, supplicatiónes pópuli tui cleménter exáudi, et pacem tuam nostris concéde tempóribus. Per Dóminum.
Oppure: O Dio, che nell'ora della croce hai chiamato l'umanità a unirsi in Cristo, sposo e Signore, fa' che in questo convito domenicale la santa Chiesa sperimenti la forza trasformare del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 62,1-5
Gioirà lo
sposo per la sposa.
Per amore di Sion non mi terrò in
silenzio,
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 95
Cantate al Signore un canto nuovo,
Seconda Lettura Cor 12,4-11
L'unico e medesimo Spirito distribuisce a ciascuno come vuole. Fratelli, vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
Canto al Vangelo Cf Gv 2,9.11 Alleluia, alleluia. Alle nozze di Cana Gesù trasformò l'acqua in vino; egli manifestò la sua gloria e i discepoli credettero in lui. Alleluia.
Vangelo Gv 2,1-12
Così Gesù
diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea. In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono».
Così Gesù diede inizio ai suoi
miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi
discepoli credettero in lui.
Sulle Offerte Parásti in conspéctu meo mensam, et calix meus inébrians quam præclárus est!
quam Deus habet in nobis.
Oppure: Gv 2,11
Gesù manifestò la sua gloria in Cana
di Galilea
Dopo la Comunione Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché nutrito con l'unico pane di vita formiamo un cuor solo e un'anima sola. Per Cristo nostro Signore.
Spíritum nobis, Dómine, tuæ caritátis infúnde, ut, quos uno cælésti pane satiásti, una fácias pietáte concórdes. Per Christum. |