Antifona d'Ingresso
Ap 5,12; 1,6
L'Agnello immolato è degno di ricevere potenza
e ricchezza e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno.
Dignus est Agnus, qui
occísus est,
accípere virtútem et
divinitátem
et sapiéntiam et
fortitúdinem et honórem.
Ipsi
glória et impérium in sæcula sæculórum.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in
Cristo tuo Figlio, Re dell'universo, fa'
che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti
lodi senza fine. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, qui in dilécto Fílio tuo, universórum
Rege, ómnia instauráre voluísti, concéde propítius, ut tota creatúra,
a servitúte liberáta, tuæ maiestáti desérviat ac te sine fine
colláudet. Per Dóminum...
Oppure:
O Dio Padre, che ci hai chiamati a regnare con te nella giustizia e
nell'amore, liberaci dal potere delle tenebre; fa'
che camminiamo sulle orme del tuo Figlio, e come lui doniamo la
nostra vita per amore dei fratelli, certi di condividere la sua
gloria in paradiso. Egli è Dio...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima
Lettura
2 Sam 5, 1-3
Unsero Davide
re d'Israele.
Dal secondo libro di
Samuele
In quei giorni, vennero tutte le tribù
d'Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa
e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi
e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio
popolo Israele, tu sarai capo d'Israele"».
Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re a Ebron, il re
Davide concluse con loro un'alleanza a Ebron davanti al Signore ed
essi unsero Davide re d'Israele.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 121
Andremo con
gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
È
là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d'Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Seconda Lettura
Col 1, 12-20
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi
ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti
nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la
redenzione, il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la
creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e
sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni,
Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e
tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad
avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che
abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di
lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il
sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia
quelle che stanno nei cieli.
Canto al Vangelo
Mc 11,9.10
Alleluia, alleluia.
Benedetto
colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
Vangelo
Lc 23, 35-43
Signore,
ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo,
[dopo
che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi
invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso,
se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si
accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re
dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta:
«Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il
Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava
dicendo: «Non hai alcun timore di Dio. tu che sei condannato alla
stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo
meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di
male».
E disse: «Gesù,
ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In
verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Sulle Offerte
Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione, e per i
meriti del Cristo tuo Figlio concedi a tutti i popoli il dono
dell'unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Hóstiam tibi, Dómine, humánæ reconciliatiónis offeréntes,
supplíciter deprecámur, ut ipse Fílius tuus cunctis géntibus
unitátis et pacis dona concédat. Qui vivit et regnat in sæcula
sæculórum.
Prefazio
Cristo sacerdote e re
dell'universo.
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore ...
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre,
nos tibi semper et ubíque grátias
ágere: Dómine,
sancte Pater,
omnípotens ætérne Deus:
Qui Unigénitum Fílium tuum,
Dóminum nostrum Iesum Christum,
Sacerdótem ætérnum et
universórum Regem,
óleo exsultatiónis
unxísti:
ut, seípsum in ara
crucis hóstiam immaculátam
et pacíficam ófferens,
redemptiónis humánæ sacraménta
perágeret:
et, suo subiéctis império ómnibus creatúris,
ætérnum et universále regnum
imménsæ tuæ tráderet maiestáti:
regnum veritátis et vitæ;
regnum sanctitátis et grátiæ;
regnum iustítiæ, amóris et pacis.
Et ídeo cum Angelis et
Archángelis,
cum Thronis et
Dominatiónibus,
cumque omni milítia
cæléstis exércitus,
hymnum glóriæ tuæ
cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...
Antifona alla Comunione
Sal 28,10-11
Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace.
Sedébit Dóminus Rex in ætérnum;
Dóminus
benedícet pópulo suo in pace.
Oppure:
Lc 23,42-43
«Gesù, ricordati di me
quando entrerai nel tuo regno».
«Oggi sarai con me in paradiso».
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita
immortale, fa'
che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell'universo, per vivere senza
fine con lui nel suo regno glorioso. Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
Immortalitátis alimóniam consecúti, quæsumus, Dómine, ut, qui
Christi Regis universórum gloriámur obodíre mandátis, cum ipso in
cælésti regno sine fine vívere valeámus. Qui vivit et regnat in
sæcula sæculórum. |