Antifona d'Ingresso Sal
73,20.19,22.23
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che ti invocano.
Réspice, Dómine, in testaméntum
tuum,
et ánimas páuperum
tuórum ne derelínquas in finem.
Exsúrge, Dómine, et
iúdica causam tuam,
et ne
obliviscáris voces quæréntium te.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti
Padre, fa' crescere in noi lo spirito
di figli adottivi, perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai
promesso. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, quem,
docénte Spíritu Sancto, patérno nómine invocáre præsúmimus, pérfice
in córdibus nostris spíritum adoptiónis filiórum, ut promíssam
hereditátem íngredi mereámur. Per Dóminum.
Oppure:
Guida, o Padre, la tua Chiesa pellegrina nel mondo, sostienila con
la forza del cibo che non perisce, perché perseverando nella fede di
Cristo giunga a contemplare la luce del tuo volto. Per il nostro
Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Re 19, 4-8
Con la forza datagli da quel cibo camminò
fino al monte di Dio.
Dal primo libro dei Re
In quel tempo, Elia si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e
andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: «Ora
basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei
miei padri». Si coricò e si addormentò sotto il ginepro.
Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati e
mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia
cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi
tornò a coricarsi.
Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Su
mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò, mangiò e
bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta
giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 33
Il tuo pane,
Signore, sostiene i poveri in cammino.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Seconda Lettura Ef 4, 30 - 5, 2
Camminate nella carità, come Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col
quale foste segnati per il giorno della redenzione.
Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con
ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli
altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato
a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate
nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se
stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Canto al Vangelo Gv 6,51
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore;
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
Vangelo Gv 6, 41-51
Io sono il pane disceso dal cielo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io
sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse
Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre.
Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. Nessuno può venire a me, se
non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno
ammaestrati da Dio". Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da
lui, viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui
che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico:
chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna
nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo,
perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo».
Sulle Offerte
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto
nelle mani della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per
noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Ecclésiæ tuæ, Dómine, múnera placátus assúme, quæ et miséricors
offerénda tribuísti, et in nostræ salútis poténter éfficis transíre
mystérium. Per Christum.
Antifona alla Comunione Sal 147,12.14
Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento.
Lauda, Ierúsalem,
Dóminum, qui ádipe fruménti sátiat te.
Oppure:
Gv 6,52
Dice il Signore: «Il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo».
Jn 6,51
Panis, quem ego dédero,
caro mea est pro
sæculi vita, dicit Dóminus
Dopo la Comunione
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore,
e lo confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro
Signore.
Sacramentórum tuórum, Dómine, commúnio sumpta nos salvet, et in tuæ
veritátis luce confírmet. Per Christum. |