Antifona d'Ingresso Sal
24,16.18
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Réspice in me, et
miserére mei,
Dómine, quóniam únicus
et pauper sum ego.
Vide humilitátem meam
et labórem meum,
et
dimítte ómnia peccáta mea, Deus meus.
Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza tutto disponi secondo il tuo
disegno di salvezza, allontana da noi ogni male e dona ciò che giova
al nostro vero bene. Per il nostro Signore...
Deus, cuius providéntia in sui
dispositióne non fállitur, te súpplices exorámus, ut nóxia cuncta
submóveas, et ómnia nobis profutúra concédas. Per Dóminum.
Oppure:
O Dio, che in questa settimanale celebrazione della Pasqua ci
illumini con la gloria che splende sul volto di Cristo, donaci la
forza del tuo Spirito, perché testimoniamo, in un rapporto nuovo con
i fratelli e con tutto il creato, la verità che ci fa liberi e
promotori di liberazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio ...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Dt 5,12-15
Ricòrdati che anche tu sei stato schiavo in
terra di Egitto.
Dal libro del Deuteronomio
Così dice il Signore: «Osserva
il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha
comandato. Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, ma il settimo
giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né
tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua
schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie,
né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo
e la tua schiava si riposino come te.
Ricòrdati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore
tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso;
perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 80
Esultiamo in
Dio, nostro liberatore.
Intonate il canto e
suonate il timpano,
la cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate la tromba
nel plenilunio, nostro giorno di festa.
Questa è una legge per
Israele,
un decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe,
quando usciva dal paese d'Egitto.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Hai
gridato a me nell'angoscia
e io ti ho liberato.
Non ci sia in mezzo a te un altro dio
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto».
Seconda Lettura 2 Cor 4,6-11
La vita di Gesù si manifesta nella nostra
carne.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, Dio che disse:
"Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori, per far
risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto
di Cristo.
Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che
questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo
infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo
sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati;
colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo
la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel
nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a
causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella
nostra carne mortale.
Canto al Vangelo 2 Cor 3,6.17
Alleluia, alleluia.
La lettera uccide, lo Spirito dà vita,
e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà.
Alleluia.
Vangelo Mc 2,23-3,6
Il Figlio dell'uomo è il signore anche del
sabato.
Dal vangelo secondo Marco
[In giorno di sabato Gesù
passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando,
cominciarono a strappare le spighe.
I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che
non è permesso?». Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che
cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i
suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo
sacerdote Abiatar, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai
sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». E
diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il
sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».]
Entrò di nuovo nella sinagòga. C'era un uomo che aveva una mano
inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di
sabato per poi accusarlo. Egli disse all'uomo che aveva la mano
inaridita: «Mettiti nel mezzo!». Poi domandò loro: «E' lecito in
giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o
toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con
indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a
quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. E
i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio
contro di lui per farlo morire.
Sulle Offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore, ci
accostiamo con doni al tuo santo altare, perché il mistero che ci
unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo
nostro Signore.
In tua pietáte confidéntes,
Dómine, cum munéribus ad altária veneránda concúrrimus, ut, tua
purificánte nos grátia, iísdem quibus famulámur mystériis emundémur.
Per Christum.
Antifona alla Comunione
Sal 16,6
Innalzo a te il mio grido
e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio,
ascolta le mie parole.
Oppure:
Mc 11,23-24
Dice il Signore: « In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia
accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Oppure:
Cf Mc 3,5
All'uomo dalla mano inaridita,
Gesù disse: «Stendi la mano!».
Ed egli guarì.
Cf. Ps 16,6 Ego clamávi,
quóniam exaudísti me, Deus:
inclína aurem tuam, et exáudi verba mea.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai nutriti con il corpo e il
sangue del tuo Figlio, guidaci con il tuo Spirito perché non solo
con le parole, ma con le opere e la vita possiamo renderti
testimonianza e così entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro
Signore.
Rege nos Spíritu tuo, quæsumus,
Dómine, quos pascis Fílii tui Córpore et Sánguine, ut te, non solum
verbo neque lingua, sed ópere et veritáte confiténtes, intráre
mereámur in regnum cælórum. Per Christum. |