Antifona d'Ingresso Sal 24,1-3
A te, Signore, elèvo l'anima mia,
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso.
Ad te levávi ánimam meam,
Deus meus, in te confído, non
erubéscam.
Neque irrídeant me
inimíci mei,
étenim
univérsi qui te exspéctant non confundéntur.
Colletta
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro
con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami
accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il
nostro Signore...
Da, quæsumus, omnípotens Deus,
hanc tuis fidélibus voluntátem, ut, Christo tuo veniénti iustis
opéribus occurréntes, eius déxteræ sociáti, regnum mereántur
possidére cæléste. Per Dóminum.
Oppure:
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà che mai vien meno ricordati
di noi, opera delle tue mani, e donaci l'aiuto della tua grazia,
perché attendiamo vigilanti con amore irreprensibile la gloriosa
venuta del nostro redentore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e
vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Is 63,
16b-17.19b; 64, 2-7
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Dal
libro del profeta Isaia
Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 79
Signore, fa'
splendere il tuo volto e noi saremo salvati.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Seconda Lettura
1 Cor 1, 3-9
Aspettiamo la manifestazione del Signore
nostro Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù
Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia
di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati
arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della
conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente
che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la
manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi
sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù
Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla
comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Canto al Vangelo
Sal 84,8
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
Vangelo
Mc 13, 33-37
Vegliate: non
sapete quando il padrone di casa ritornerà.
Dal vangelo secondo Marco
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È
come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e
dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha
ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà,
se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate
in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Sulle Offerte
Accogli,
Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e fa'
che l'umile espressione della nostra fede sia per noi di salvezza
eterna. Per Cristo nostro Signore.
Súscipe, quæsumus, Dómine, múnera quæ de tuis offérimus colláta
benefíciis, et, quod nostræ devotióni concédis éffici temporáli, tuæ
nobis fiat præmium redemptiónis ætérnæ. Per Christum.
Prefazio dell'Avvento I
La duplice venuta del Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo ....
Vere dignum et iustum
est,
æquum et salutáre,
nos tibi semper et
ubíque grátias ágere:
Dómine, sancte Pater,
omnípotens ætérne Deus:
per Christum Dóminum
nostrum.
Qui, primo advéntu in
humilitáte carnis assúmptæ,
dispositiónis antíquæ
munus implévit,
nobísque salútis
perpétuæ trámitem reserávit:
ut, cum secúndo vénerit
in suæ glória maiestátis,
manifésto demum múnere
capiámus,
quod vigilántes nunc
audémus exspectáre promíssum.
Et ídeo cum Angelis et
Archángelis,
cum Thronis et
Dominatiónibus,
cumque omni milítia
cæléstis exércitus,
hymnum glóriæ tuæ
cánimus, sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus,
Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Oppure:
Prefazio dell’Avvento I/A
Cristo, Signore e giudice della storia
È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria:
Santo, Santo,
Santo ....
Antifona alla Comunione
Sal 84,13
Il Signore elargirà il suo bene
e la nostra terra produrrà il suo frutto.
Dóminus dabit benignitátem,
et terra nostra dabit fructum
suum.
Oppure: Cf Mc 13,33
« State attenti, vegliate,
perché non sapete il momento e l'ora »,
dice il Signore.
Dopo la Comunione
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla
terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore,
nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro
Signore.
Prosint nobis, quæsumus, Dómine,
frequentáta mystéria, quibus nos, inter prætereúntia ambulántes, iam
nunc instítuis amáre cæléstia et inhærére mansúris. Per Christum. |