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generale
29 Aprile - Santa Caterina
da Siena
Vergine e dottore della
Chiesa - Patrona d'Italia
Ufficio delle Letture
V. Signore,
apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
|
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si raduna festante
il corteo delle vergini:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con sapienza d'amore
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
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1 ant.
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Tu splendi, vergine, di santità e sapienza,
accanto al tuo Sposo,
l'immacolato Verbo di Dio, alleluia.
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SALMO 118 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.
1 ant.
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Tu splendi, vergine, di santità e sapienza,
accanto al tuo Sposo,
l'immacolato Verbo di Dio, alleluia.
|
2 ant.
|
A tutta gloria del mondo
ho preferito il mio Signore Gesù Cristo, alleluia.
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SALMO 44
I (2-10)
Effonde il mio cuore liete parole, †
io canto al re il mio poema. *
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, †
sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
ti ha benedetto Dio per sempre.
Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
nello splendore della tua maestà
ti arrida la sorte, *
avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi: †
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
sotto di te cadono i popoli.
Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
Ami la giustizia e l'empietà detesti: †
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato *
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
2 ant.
|
A tutta gloria del mondo
ho preferito il mio Signore Gesù Cristo, alleluia.
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3 ant.
|
Al re è piaciuta la tua bellezza:
il tuo Signore è Dio, alleluia.
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II (11-18)
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, *
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni, *
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
La figlia del re è tutta splendore, *
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami; *
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza *
entrano insieme nel palazzo regale.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni, *
e i popoli ti loderanno
in eterno, per sempre.
3 ant.
|
Al re è piaciuta la tua bellezza:
il tuo Signore è Dio, alleluia.
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VERSETTO
V. Mi condurrai per il sentiero della
vita, alleluia,
R. accanto a te mi colmerai di gioia,
alleluia.
PRIMA LETTURA
Dal libro della Sapienza 7,7-16.22-30
I giusti trovano gioia nella
conoscenza dei Signore
Pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento.
L'amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
Senza frode imparai e senza invidia io dono,
non nascondo le sue ricchezze.
Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio,
sono a lui raccomandati per i doni
del suo insegnamento.
Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza
e di pensare in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli è guida della sapienza
e i saggi ricevono da lui orientamento.
In suo potere siamo noi e le nostre parole,
ogni intelligenza e ogni nostra abilità.
In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È un'emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra.
È un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e un'immagine della sua bontà.
Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e
attraverso le età, entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
RESPONSORIO Sap
7,7-8; Gc 1,5
R. Pregai, e mi fu elargita la prudenza;
implorai, e venne in me lo spirito di sapienza; * io l'ho preferita agli onori e
al potere, alleluia.
V. Se qualcuno di voi manca di sapienza,
la chieda a Dio, che dona a tutti generosamente, e gli sarà data:
R. io l'ho preferita agli onori e al
potere, alleluia.
SECONDA LETTURA
Dal «Dialogo della Divina Provvidenza» di santa Caterina da Siena, vergine
(Cap. 167, Ringraziamento alla
Trinità; libero adattamento; cfr. ed. I. Taurisano, Firenze, 1928, II, pp.
586-588)
Ho guastato e veduto
O Deità eterna, o eterna Trinità, che, per l'unione con la divina natura,
hai fatto tanto valere il sangue del tuo Unigenito Figlio! Tu, Trinità eterna,
sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo; e quanto più trovo, più
cresce la sete di cercarti. Tu sei insaziabile; e l'anima, saziandosi nel tuo
abisso, non si sazia, perché permane nella fame di te, sempre più te brama, o
Trinità eterna, desiderando di vederti con la luce della tua luce.
Io ho gustato e veduto con la luce dell'intelletto nella tua luce il tuo
abisso, o Trinità eterna, e la bellezza della tua creatura. Per questo, vedendo
me in te, ho visto che sono tua immagine per quella intelligenza che mi vien
donata della tua potenza, o Padre eterno, e della tua sapienza, che viene
appropriata al tuo Unigenito Figlio. Lo Spirito Santo poi, che procede da te e
dal tuo Figlio, mi ha dato la volontà con cui posso amarti.
Tu infatti, Trinità eterna, sei creatore ed io creatura; ed ho conosciuto -
perché tu me ne hai data l'intelligenza, quando mi hai ricreata con il sangue
del tuo Figlio - che tu sei innamorato della bellezza della tua creatura.
O abisso, o Trinità eterna, o Deità, o mare profondo! E che più potevi dare
a me che te medesimo? Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Sei tu
che consumi col tuo calore ogni amor proprio dell'anima. Tu sei fuoco che toglie
ogni freddezza, e illumini le menti con la tua luce, con quella luce con cui mi
hai fatto conoscere la tua verità.
Specchiandomi in questa luce ti conosco come sommo bene, bene sopra ogni
bene, bene felice, bene incomprensibile, bene inestimabile. Bellezza sopra ogni
bellezza. Sapienza sopra ogni sapienza. Anzi, tu sei la stessa sapienza. Tu cibo
degli angeli, che con fuoco d'amore ti sei dato agli uomini.
Tu vestimento che ricopre ogni mia nudità. Tu cibo che pasci gli affamati
con la tua dolcezza. Tu sei dolce senza alcuna amarezza. O Trinità eterna!
RESPONSORIO
R. Aprimi il tuo cuore, sorella, erede con
me dello stesso regno; amica mia, partecipe dei miei segreti pensieri; * ricca
dei doni del mio Spirito, pura da ogni macchia per l'effusione del mio sangue,
alleluia.
V. Esci dalla quiete della contemplazione,
e sii instancabile testimone della mia verità;
R. ricca dei doni del mio Spirito, pura da
ogni macchia per l'effusione del mio sangue, alleluia.
Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
ORAZIONE
O Dio, che in santa Caterina da Siena, ardente del tuo Spirito di amore, hai
unito la contemplazione di Cristo crocifisso e il servizio della Chiesa, per sua
intercessione concedi a noi tuoi fedeli, partecipi del mistero di Cristo, di
esultare nella rilevazione della sua gloria. Per il nostro Signore.