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21 Giugno - San Luigi
Gonzaga - Religioso
Ufficio delle Letture
V. Signore,
apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
|
Uniamoci, o fratelli,
con cuore puro e ardente
alla lode festosa
della Chiesa di Cristo.
in questo giorno santo
la carità divina
congiunge san N.
al regno dei beati.
La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'Amore di Dio.
Egli è modello e guida
a coloro che servono
le membra dei sofferenti
del corpo del Signore.
Dolce amico dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via dell'Amore.
A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.
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1 ant.
|
Guarda, Signore, e considera
l'umiliazione del tuo popolo.
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SALMO 88,39-53
Lamento sulla rovina della casa di Davide
Ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di
Davide, suo servo (Lc 1,69)
I (39-46)
Ma tu lo hai respinto e ripudiato, *
ti sei adirato contro il tuo consacrato;
hai rotto l'alleanza con il tuo servo, *
hai profanato nel fango la sua corona.
Hai abbattuto tutte le sue mura *
e diroccato le sue fortezze;
tutti i passanti lo hanno depredato, *
è divenuto lo scherno dei suoi vicini.
Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali, *
hai fatto gioire tutti i suoi nemici.
Hai smussato il filo della sua spada *
e non l'hai sostenuto nella battaglia.
Hai posto fine al suo splendore, *
hai rovesciato a terra il suo trono.
Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza *
e lo hai coperto di vergogna.
1 ant.
|
Guarda, Signore, e considera
l'umiliazione del tuo popolo.
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2 ant.
|
Cristo è il germoglio dalla radice di Davide,
la stella luminosa del mattino.
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II (47-53)
Fino a quando, Signore,
continuerai a tenerti nascosto, *
arderà come fuoco la tua ira?
Ricorda quant'è breve la mia vita. *
Perché quasi un nulla hai creato ogni uomo?
Quale vivente non vedrà la morte, *
sfuggirà al potere degli inferi?
Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo, *
che per la tua fedeltà hai giurato a Davide?
Ricorda, Signore, l'oltraggio dei tuoi servi: *
porto nel cuore le ingiurie di molti popoli,
con le quali, Signore, i tuoi nemici insultano, *
insultano i passi del tuo consacrato.
Benedetto il Signore in eterno. *
Amen, amen.
2 ant.
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Cristo è il germoglio dalla radice di Davide,
la stella luminosa del mattino.
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3 ant.
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Come l'erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.
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SALMO 89
Su di noi sia la bontà del Signore
Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille
anni come un giorno solo (2Pt 3,8)
Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti †
e la terra e il mondo fossero generati, *
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere *
e dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte.
Li annienti: li sommergi nel sonno; *
sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
alla sera è falciata e dissecca.
Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.
Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, *
finiamo i nostri anni come un soffio.
Gli anni della nostra vita sono settanta, *
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore; *
passano presto e noi ci dileguiamo.
Chi conosce l'impeto della tua ira, *
tuo sdegno, con il timore a te dovuto?
Insegnaci a contare i nostri giorni *
e giungeremo alla sapienza del cuore.
Volgiti, Signore; fino a quando? *
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia: *
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni di afflizione,*
per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera *
e la tua gloria ai loro figli.
Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: †
rafforza per noi l'opera delle nostre mani, *
l'opera delle nostre mani rafforza.
3 ant.
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Come l'erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.
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VERSETTO
V. Il Signore conduce il giusto per un
buon sentiero,
R. gli rivela il regno di Dio.
PRIMA LETTURA
Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 3,1-17
La nostra vita è nascosta con
Cristo in Dio
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si
trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle
della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con
Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi
sarete manifestati con lui nella gloria.
Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra:
fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile
che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che
disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era
immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira,
passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi
gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue
azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad
immagine del suo Creatore. Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o
incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.
Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di
misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a
vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei
riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al
di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la
pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un
solo corpo. E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e
ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi,
inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si
compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
RESPONSORIO Gal
3,27-28; Ef 4,24
R. Battezzati in Cristo, vi siete
rivestiti di Cristo. Non c'è più né Giudeo, né Greco: * tutti voi siete uno in
Cristo Gesù.
V. Rivestitevi dell'uomo nuovo, creato
secondo Dio nella giustizia e nella santità vera:
R. tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
SECONDA LETTURA
Dalla «Lettera alla madre» di san Luigi Gonzaga
(Acta SS., giugno, 5,878)
Canterò senza fine le grazie del Signore
Io invoco su di te, mia signora, il dono dello Spirito Santo e consolazioni
senza fine. Quando mi hanno portato la tua lettera, mi trovavo ancora in questa
regione di morti. Ma facciamoci animo e puntiamo le nostre aspirazioni verso il
cielo dove loderemo Dio eterno nella terra dei viventi. Per parte mia avrei
desiderato di trovarmici da tempo e, sinceramente, speravo di partire per esso
già prima d'ora.
La carità consiste, come dice san Paolo, nel «rallegrarsi con quelli che
sono nella gioia e nel piangere con quelli che sono nel pianto». Perciò, madre
illustrissima, devi gioire grandemente perché per merito tuo, Dio mi indica la
vera felicità e mi libera dal timore di perderlo. Ti confiderò, o illustrissima
signora, che meditando la bontà divina, mare senza fondo e senza confini, la mia
mente si smarrisce. Non riesco a capacitarmi come il Signore guardi alla mia
piccola e breve fatica e mi premi con il riposo eterno e dal cielo mi inviti a
quella felicità che io fino ad ora ho cercato con negligenza e offra a me, che
assai poche lacrime ho sparso per esso, quel tesoro che è il coronamento di
grandi fatiche e pianto.
O illustrissima signora, guàrdati dall'offendere l'infinita bontà divina,
piangendo come morto chi vive al cospetto di Dio e che con la sua intercessione
può venire incontro alle tue necessità molto più che in questa vita.
La separazione non sarà lunga. Ci rivedremo in cielo e insieme uniti
all'autore della nostra salvezza godremo gioie immortali, lodandolo con tutta la
capacità dell'anima e cantando senza fine le sue grazie. Egli ci toglie quello
che prima ci aveva dato solo per riporlo in un luogo più sicuro ed inviolabile e
per ornarci di quei beni che noi stessi sceglieremmo.
Ho detto queste cose solo per obbedire al mio ardente desiderio che tu, o
illustrissima signora e tutta la famiglia, consideriate la mia partenza come un
evento gioioso. E tu continua ad assistermi con la tua materna benedizione,
mentre sono in mare verso il porto di tutte le mie speranze. Ho preferito
scriverti perché niente mi è rimasto con cui manifestarti in modo più chiaro
l'amore ed il rispetto che, come figlio, devo alla mia madre.
RESPONSORIO Cfr.
Sal 40,13; 83,11
R. Nella mia innocenza Signore, mi
sostieni, * mi fai stare alla tua presenza per sempre.
V. Ho preferito l'ultimo posto nella casa
di Dio, piuttosto che abitare nella tenda degli empi:
R. mi fai stare alla tua presenza per
sempre.
ORAZIONE
O Dio, principio e fonte di ogni bene, che in san Luigi Gonzaga hai unito in
modo mirabile l'austerità e la purezza, fa' che per i suoi meriti e le sue
preghiere, se non lo abbiamo imitato nell'innocenza, lo seguiamo sulla via della
penitenza evangelica. Per il nostro Signore.