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18 Ottobre - San Luca
evangelista
Ufficio delle Letture
V. Signore, apri le
mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
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O apostoli di Cristo,
colonna e fondamento
della città di Dio!
Dall'umile villaggio
di Galilea salite
alla gloria immortale.
Vi accoglie nella santa
Gerusalemme nuova
la luce dell'Agnello.
La Chiesa che adunaste
col sangue e la parola
vi saluta festante;
ed implora: fruttifichi
il germe da voi sparso
per i granai del cielo.
Sia gloria e lode a Cristo,
al Padre e allo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen
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1 ant.
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Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
ai confini della terra, la loro parola.
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SALMO 18 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.
1 ant.
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Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
ai confini della terra, la loro parola.
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2 ant.
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Hanno annunziato le opere di Dio,
hanno proclamato le sue meraviglie.
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SALMO 63
Ascolta, Dio, la voce del mio lamento, *
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congiura degli empi *
dal tumulto dei malvagi.
Affilano la loro lingua come spada, †
scagliano come frecce parole amare *
per colpire di nascosto l'innocente;
lo colpiscono di sorpresa *
e non hanno timore.
Si ostinano nel fare il male, †
si accordano per nascondere tranelli; *
dicono: «Chi li potrà vedere?».
Meditano iniquità, attuano le loro trame: *
un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso.
Ma Dio li colpisce con le sue frecce: *
all'improvviso essi sono feriti,
la loro stessa lingua li farà cadere; *
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
Allora tutti saranno presi da timore, †
annunzieranno le opere di Dio *
e capiranno ciò che egli ha fatto.
Il giusto gioirà nel Signore †
e riporrà in lui la sua speranza, *
i retti di cuore ne trarranno gloria.
2 ant.
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Hanno annunziato le opere di Dio,
hanno proclamato le sue meraviglie.
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3 ant.
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Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
tutti i popoli contemplano la sua gloria.
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SALMO 96
La gloria del Signore nel giudizio
Questo salmo si riferisce alla salvezza e alla fede di tutte le genti in Cristo
(sant'Atanasio)
Il Signore regna, esulti la terra, *
† gioiscano le isole tutte
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono.
Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.
I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dei!
Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.
Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dei.
Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.
Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.
3 ant.
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Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
tutti i popoli contemplano la sua gloria.
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VERSETTO
V. Udito l'annunzio, i pagani si
rallegravano
R. e glorificavano la parola di Dio.
PRIMA LETTURA
Dagli Atti degli Apostoli 9,27-31; 11,19-26
La Chiesa è colma del conforto
dello Spirito Santo
Un giorno Barnaba prese con sé Paolo, lo presentò agli apostoli e raccontò
loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e
come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté
stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome
del Signore e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi
tentarono di ucciderlo. Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a
Cesarea e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria;
essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello
Spirito Santo.
Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al
tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non
predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni fra loro, cittadini
di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai
Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù. E la mano del Signore era
con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore. La notizia
giunse agli orecchi della chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad
Antiochia.
Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e, da uomo
virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e fede, esortava tutti a perseverare
con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al
Signore. Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e, trovatolo,
lo condusse ad Antiochia. Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e
istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono
chiamati Cristiani.
RESPONSORIO At
12,24; 13,48.52
R. La parola di Dio cresceva e si
diffondeva. * E abbracciarono la fede i
predestinati alla vita eterna.
V. I discepoli erano pieni di gioia e di
Spirito Santo.
R. E abbracciarono la fede i predestinati
alla vita eterna.
SECONDA LETTURA
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
(Om. 17,1-3; PL 76,1139)
Il Signore segue i suoi predicatori
Il nostro Signore e Salvatore, fratelli carissimi, ci ammonisce ora con la
parola, ora con i fatti. A dire il vero, anche le sue azioni hanno valore di
comando, perché mentre silenziosamente compie qualcosa ci fa conoscere quello
che dobbiamo fare. Ecco che egli manda a due a due i discepoli a predicare;
perché sono due i precetti della carità: l'amore di Dio, cioè, e l'amore del
prossimo.
Il Signore manda i discepoli a due a due a predicare per indicarci
tacitamente che non deve assolutamente assumersi il compito di predicare chi non
ha la carità verso gli altri.
Giustamente poi è detto che «li inviò avanti a sé in ogni città e luogo dove
stava per recarsi» (Lc 10,1). Il Signore infatti segue i suoi predicatori,
perché la predicazione giunge prima, e solo allora il Signore viene ad abitare
nella nostra anima, quando lo hanno preceduto le parole dell'annunzio,
attraverso le quali la verità è accolta nella mente. Per questo dice Isaia ai
medesimi predicatori: «Preparate la via al Signore, appianate nella steppa la
strada per il nostro Dio» (Is 40,3). E il salmista dice loro: «Spianate la
strada a chi sale sul tramonto» (Sal 67, 5 volg.). Il Signore salì «sul
tramonto» che fu la sua morte.
Effettivamente il Signore salì «sul tramonto» in quanto la sua morte gli
servì come alto piedistallo per manifestare maggiormente la sua gloria mediante
la risurrezione. Salì «sul tramonto» perché risorgendo calpestò la morte che,
aveva affrontato.
Noi dunque spianiamo la strada a colui che sale «sul tramonto» quando
predichiamo alle vostre menti la sua gloria; perché, venendo poi egli stesso, le
illumini con la presenza del suo amore.
Ascoltiamo quello che dice nell'inviare i predicatori: «La messe è molta, ma
gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe, perché mandi
operai per la sua messe» (Mt 9,37-38). Per una grande messe gli operai sono
pochi. Di questa scarsità non possiamo parlare senza profonda tristezza, poiché
vi sono persone che ascolterebbero la buona parola, ma mancano i predicatori.
Ecco, il mondo è pieno di sacerdoti, e tuttavia si trova assai di rado chi
lavora nella messe del Signore. Ci siamo assunti l'ufficio sacerdotale, ma non
compiamo le opere che l'ufficio comporta.
Perciò riflettete attentamente, fratelli carissimi, sulla parola del
Signore: «Pregate il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe».
Pregate voi per noi, perché siamo in grado di operare per voi come si conviene;
perché la lingua non resti inattiva dall'esortare, e il nostro silenzio non
condanni, presso il giusto giudice, noi, che abbiamo assunto l'ufficio di
predicatori.
RESPONSORIO Cfr.
Lc 1,3.4; At 1,1
R. Dopo ricerche accurate su ogni
circostanza fin dagli inizi, con ordine
scrisse il vangelo, * perché ci possiamo rendere conto della solidità degli
insegnamenti ricevuti.
V. Fece un resoconto ordinato di tutto
quello che Gesù ha fatto e
insegnato,
R. perché ci possiamo rendere conto della
solidità degli insegnamenti
ricevuti.
Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
ORAZIONE
Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la
predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri,
fa' che i cristiani formino un cuor solo e un'anima sola, e tutti i popoli
vedano la tua salvezza. Per il nostro Signore.